don Guido Santagata – Commento al Vangelo di domenica 28 Novembre 2021

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Eccoci giunti con questa Domenica al tempo di Avvento e all’inizio di un nuovo anno liturgico; il tempo che oggi inizia deve predisporre il nostro cuore non tanto alla ricerca di Dio ma all’attesa, superando la malattia del tempo presente: la distrazione, l’indifferenza! Per educare il nostro cuore all’ATTESA abbiamo bisogno di fermarci, questo tempo è un dono, un momento di grazia che abbiamo per stare con noi stessi, fermandoci a guardare la nostra vita e ciò che ci circonda, un tempo in questo periodo che scegliamo noi, ogni giorno mi fermo e rileggo, ogni giorno guardo e contemplo, ogni giorno mi accorgo e aiuto, sarà questo l’atteggiamento che caratterizzerà la mia attesa di Dio!

Il Vangelo proposto per l’inizio di questo anno è caratterizzato da temi che ci riguardano molto da vicino, angosce, paure, legate alla vulnerabilità e fragilità della terra; tutti siamo sconvolti da quanto accade intorno a noi in questo particolare tempo di pandemia, ma tutto questo ci dice Gesù è il segno che “la liberazione è vicina”, l’invito è ad alzare il capo, stare attenti, a lui non interessa quando avverrà la fine, indica a ciascuno di noi il modo in cui attendere in questo tempo presente. Impariamo a vivere ogni giorno come se fosse l’ultimo, a dare il meglio di noi stessi qui ed ora, senza rimandare nulla a domani.

In questo Avvento voglio guardare ai pescatori, veri maestri dell’attesa, non hanno paura di prendere il largo, e stare ore ed ore fermi, in silenzio ad aspettare che qualcosa muova la loro canna, impariamo da loro ad attendere questo qualcosa che viene a smuovere e cambiare totalmente la nostra vita!

Buon cammino di Avvento a tutti!


Commento a cura di don Guido Santagata della Parrocchia Santa Maria Assunta-Duomo di Sant’Agata de’Goti (BN)