don Guido Santagata – Commento al Vangelo di domenica 28 Giugno 2020

L’Esperienza dell’amore di Dio non è diversa dall’esperienza dell’amore che c’è tra di noi, tra marito e moglie, tra figlia e madre, l’amore di amicizia; l’amore umano è lo specchio dell’amore divino, allora Dio non ci sta chiedendo di non amarci sulla terra, ma di amare in maniera ancora più grande e libera.

Solo facendo esperienza di Dio ci renderemo conto che in lui c’è di più. Gesù desidera uomini e donne disposti ad innamorarsi, persone che ricercano l’amore, persone coraggiose che non hanno paura di ricominciare e reinventarsi ogni giorno.

Quante volte abbiamo ascoltato la frase: chi non prende la propria croce e non mi segue non è degno di me; la croce di cui parla Cristo è la vita di ogni giorno, che se vissuta pienamente, anche nella sofferenza se c’è, diventa strumento di salvezza.

Cristo sulla croce muore ma poi risorge; Dio non vuole la nostra sofferenza, (il sopportare la croce come peso della vita), vuole che affrontiamo la croce per risorgere in lui e con lui.

Quando veramente ci mettiamo in gioco e doniamo la nostra vita, ci viene restituita 100 volte tanto. 


Commento a cura di don Guido Santagata della Parrocchia Santa Maria Assunta-Duomo di Sant’Agata de’Goti (BN)

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