Il nostro cammino di Quaresima giunge alla quarta Domenica detta “laetare” cioè della gioia, l’aria della penitenza sembra quasi attenuarsi, la luce della festa che ci attende, rallegra i nostri cuori e le nostre vite, la Pasqua è vicina!
Il Vangelo che ci viene proposto è molto famoso, Gesù ci presenta un immagine straordinariamente umana, un giovane che come tutti noi, desidera avere la propria autonomia, la tanto ricercata “libertà” e la tanto desiderata “felicità”, tutto ciò credendo che i soldi bastino a raggiungere tale scopo; non gli basta più vivere a casa con il padre ed il fratello, il suo cuore si ribella, è inquieto, forse non è amato abbastanza, è questo quello che ho sempre pensato, ognuno di noi ricerca la felicità altrove, quando non si sente amato abbastanza, siamo dei mendicanti di amore, ci sentiamo sempre poveri, inquieti fino a quando non ci sentiamo amati veramente, fino a quando in prima persona non facciamo esperienza di questo Amore!
Sono tanti i motivi che ci spingono a ritornare da nostro Padre, a Lui non importano, ci aspetta a braccia aperte, ci corre incontro, nostro Padre è lì ad attendere senza alcun ansia di rinfacciare il passato, ma con una grande voglia di abbracciarci e gioire con noi, perché finalmente abbiamo compreso che l’amore che prova per noi ci supera, non riusciamo a comprenderlo; questo Padre è lo stesso che al figlio maggiore fa comprendere che non vuole una relazione servo-padrone, ma una relazione padre-figlio amato!
Il nostro è un Dio-Padre che al posto delle leggi, dei decreti, delle proibizioni, usa Amore, nient’altro che l’Amore! Se solo sapessimo quanto Dio ci ama, piangeremmo di gioia!
Commento a cura di don Guido Santagata della Parrocchia Santa Maria Assunta-Duomo di Sant’Agata de’Goti (BN)