don Guido Santagata – Commento al Vangelo di domenica 27 Marzo 2022

1390

Il nostro cammino di Quaresima giunge alla quarta Domenica detta “laetare” cioè della gioia, l’aria della penitenza sembra quasi attenuarsi, la luce della festa che ci attende, rallegra i nostri cuori e le nostre vite, la Pasqua è vicina!

Il Vangelo che ci viene proposto è molto famoso, Gesù ci presenta un immagine straordinariamente umana, un giovane che come tutti noi, desidera avere la propria autonomia, la tanto ricercata “libertà” e la tanto desiderata “felicità”, tutto ciò credendo che i soldi bastino a raggiungere tale scopo; non gli basta più vivere a casa con il padre ed il fratello, il suo cuore si ribella, è inquieto, forse non è amato abbastanza, è questo quello che ho sempre pensato, ognuno di noi ricerca la felicità altrove, quando non si sente amato abbastanza, siamo dei mendicanti di amore, ci sentiamo sempre poveri, inquieti fino a quando non ci sentiamo amati veramente, fino a quando in prima persona non facciamo esperienza di questo Amore!

Sono tanti i motivi che ci spingono a ritornare da nostro Padre, a Lui non importano, ci aspetta a braccia aperte, ci corre incontro, nostro Padre è lì ad attendere senza alcun ansia di rinfacciare il passato, ma con una grande voglia di abbracciarci e gioire con noi, perché finalmente abbiamo compreso che l’amore che prova per noi ci supera, non riusciamo a comprenderlo; questo Padre è lo stesso che al figlio maggiore fa comprendere che non vuole una relazione servo-padrone, ma una relazione padre-figlio amato!

Il nostro è un Dio-Padre che al posto delle leggi, dei decreti, delle proibizioni, usa Amore, nient’altro che l’Amore! Se solo sapessimo quanto Dio ci ama, piangeremmo di gioia!


Commento a cura di don Guido Santagata della Parrocchia Santa Maria Assunta-Duomo di Sant’Agata de’Goti (BN)