don Guido Santagata – Commento al Vangelo di domenica 22 Marzo 2020

Alla Sua Presenza…

Oggi il Vangelo ci propone la figura del cieco nato, Gesù ha compassione di un uomo che, secondo la mentalità religiosa del tempo era cieco in quanto peccatore, e quindi maledetto da Dio. Gesù si avvicina, non guarda il peccato, si lascia interpellare dal bisogno dell’uomo: si avvicina non per giudicare, ma per guarire, per donare salvezza.

Giovanni ci descrive questo evento dell’incontro con Cristo come un’illuminazione: mi piace immaginare il nostro cuore come una stanza buia e chiusa in se stessa da anni, forse da sempre, che ad un certo punto viene illuminata dal Signore; l’interno non cambia, ci sono gli stessi mobili, le stesse cose, noi siamo le stesse persone, ma con la luce è tutto cambiato.

La fede è questo: la luce che entra nel nostro cuore e definisce tutto quanto era oscuro, tenebra, in maniera completamente diversa e nuova. Ecco allora che il cammino di conversione, a cui siamo chiamati in questo tempo di Quaresima/quarantena, è un cammino che dura tutta la vita.

Non chiudiamoci nella convinzione, come i farisei del tempo, di sapere sempre tutto, finendo invece per essere veramente ciechi. Lasciamoci sorprendere sempre dalla novità di Cristo. Come questo cieco che non sa chi è Gesù ma sa che lo ha guarito, questo gli basta perché diventi suo discepolo.

Apriamo i nostri occhi e iniziamo a vedere la luce del sole!

Commento a cura di don Guido Santagata della Parrocchia Santa Maria Assunta-Duomo di Sant’Agata de’Goti (BN)


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