«Vogliamo vedere Gesù».
È il desiderio del cuore, di incontrare, toccare, non ci accontentiamo di sentir parlare di Lui vogliamo vederlo, è normale abbiamo bisogno di fare esperienza, del contatto fisico dei corpi, ebbene Cristo si incontra nei poveri, nei malati, negli esclusi.
Facciamo fatica a capire questa logica inversa del Vangelo, proprio per questo Gesù ci propone l’immagine del chicco di frumento: «se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto».
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Di questa frase siamo colpiti dal “morire”, invece dovremmo soffermarci sul portare frutto, cioè vivere la nostra vita pienamente è questo che da gloria a Dio, donare tutto noi stessi per il bene.
Ci è chiesto di “morire” ad una vita di peccato per rinascere da quella stessa vita portando nuovi frutti, i frutti della vita vera vissuta in pienezza, vissuta nell’A-more cioè senza ombra di morte. Questo sarà possibile incontrando Cristo nella nostra vita che è come il chicco di frumento, destinato a diventare pane, egli si farà pane per sfamare la fame e sete del mondo.
Commento a cura di don Guido Santagata della Parrocchia Santa Maria Assunta-Duomo di Sant’Agata de’Goti (BN)