Siamo giunti alla IV Domenica di Quaresima conosciuta come laetare, della gioia. Cosa c’è da gioire in un tempo di quaresima caratterizzato dalla penitenza e soprattutto in questo momento storico dove la pandemia ci sta rubando la bellezza dello stare insieme?
Il Vangelo di oggi ci viene in aiuto: “Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.” Come possiamo non gioire per questo? Il Signore ci ama a tal punto che vuole ad ogni costo la nostra salvezza, ci dona la luce, viene ad illuminare la nostra vita e ci dona la possibilità di abbandonare il buio pesto delle nostre “tombe interiori”, allontanandoci dalle tenebre e dal fallimento del nostro peccato.
Noi siamo abbracciati da così grande amore che a volte facciamo fatica ad accorgercene, siamo circondati dall’amore, purifichiamo il nostro sguardo, se ci riconosciamo amati avremo la possibilità di amare e collaborare al progetto di salvezza!
Commento a cura di don Guido Santagata della Parrocchia Santa Maria Assunta-Duomo di Sant’Agata de’Goti (BN)