Questa Domenica il Vangelo viene in nostro aiuto con le domande che abitano il cuore dei discepoli: “cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?” Gesù risponde molto semplicemente: “credete in me e in colui che mi ha mandato!” Come possiamo credere in Lui?
Facciamo esperienza del suo amore, facciamo esperienza di fede; cosa cambia veramente il cuore dell’uomo? Solo il sentirsi amati, accolti, nutriti come una mamma fa con il suo piccolo, questo riesce a riconoscerla anche da lontano, ne sente il profumo, l’essenza, la voce… “che segno ci doni perché possiamo credere in te?”: “Io sono il Pane della vita” un pane che colma la fame e sete di eternità, un pane che dona vita eterna, salvezza, un pane che ci sazia di amore e ci ubriaca di pace e felicità.
C’è un verbo che descrive Dio e il suo atteggiamento: dare, la donazione gratuita, perché lo fa? Perché il suo paradiso è il cuore dell’uomo! Domenica scorsa Gesù distribuiva pane, oggi diventa Lui stesso pane per entrare in noi e per farci diventare abitanti del cielo. Dio è questo: intreccio straordinario di pane terreno e pane del cielo che ha un solo obbiettivo: nutrire l’umanità con l’amore per salvarla!
Commento a cura di don Guido Santagata della Parrocchia Santa Maria Assunta-Duomo di Sant’Agata de’Goti (BN)