don Giovanni Vassallo – Commento al Vangelo del 1 Aprile 2021

Nella solennità odierna ricordiamo l’istituzione del sacerdozio e dell’Eucarestia, due sacramenti profondamente legati tra di loro.
La Chiesa, continuando una tradizione secolare, nella Messa dell’Ultima Cena, raccomanda la celebrazione del rito della lavanda dei piedi, in ossequio al vangelo che viene proclamato. Il gesto di Gesù nell’ultima cena si ispira a un dettaglio di ospitalità comune a molte culture orientali, derivante dall’uso dei sandali sulle strade polverose di quelle terre. Nell’Antico Testamento, Abramo insiste per lavare i piedi dei tre viandanti che giungono alla sua tenda (Gn 18, 4) e, tra i primi cristiani si lodavano coloro che, come opere buone, avessero “praticato l’ospitalità, lavato i piedi ai santi” (1Tm 5, 10). Però, in questo momento particolare del distacco dai suoi apostoli, le parole del Maestro danno al gesto un significato più profondo. Se il lavare i piedi è una manifestazione di umiltà e di servizio, in un certo senso, però, anticipa l’umiliazione finale della croce redentrice che si realizzerà poche ore dopo.

Ciò che, principalmente, il Signore chiede ai suoi discepoli è di lasciarsi lavare i piedi, così come chiede a tutti i cristiani di lasciarci servire, di lasciarci salvare dal Figlio di Dio, senza alcun merito da parte nostra. La premessa di qualunque impegno di vita cristiana è ricevere la salvezza, il perdono di Dio: «Se non ti laverò, non avrai parte con me». Il passo successivo è «lavare i piedi gli uni agli altri», che non è altro che una variante del che «vi amiate gli uni gli altri».

In questo invito del Signore possiamo vedere l’importanza di curare e accompagnare il cammino degli altri. I piedi, in effetti, servono per camminare, e sono immagine del nostro seguire Gesù. Lavare i piedi dei nostri fratelli, quindi, vuol dire sentirci responsabili della loro fedeltà, servirli con gioia uno ad uno, “mettendo il cuore per terra perché gli altri camminino sul soffice” (San Josemaría, Via Crucis IX,1).

C’è, anche, un’altra possibilità, non presentata in questo episodio, ma che possiamo prendere da un’altra pagina del Vangelo: lavare noi i piedi di Gesù. E’ l’episodio della donna che bagna i piedi del Signore con le sue lacrime, li asciuga con i suoi capelli, li bacia e li unge con il profumo (Lc 7, 44-47). Gesù ha parole di elogio per la manifestazione di amore della peccatrice: «Le sono perdonati i suoi molti peccati, perchè ha amato molto».

Questo gesto può essere considerato come l’inaugurazione del culto eucaristico che, questa notte, in modo speciale, verrà celebrato in tutte le chiese del mondo.


Fonte: La pagina Facebook di “Opus Dei Italia” | Sito Web con tutti i commenti al Vangelo 

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