Famiglia o famiglie?
Sacra Famiglia
“O Dio, che nella santa Famiglia
ci hai dato un vero modello di vita,
fa’ che nelle nostre famiglie fioriscano
le stesse virtù e lo stesso amore…“
(dalla liturgia)
Quando sento la parola “modello”, per deformazione da “nerd” mi vengono in mente i modelli dei dispositivi tecnologici… i modelli nuovi degli smartphone… fatti in serie, dove le uniche differenze stanno in qualche caratteristica più prestante e costosa.
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Ma non è questo il “modello” che si intende per la Sacra Famiglia che è diversa da tutte le altre famiglie, così come tutte le famiglie sono diverse.
Ad uno sguardo superficiale le nostre famiglie sembrano uguali o simili, divise in categorie e giudizi a priori. E così si rischia di decidere frettolosamente se una è una “buona” famiglia e l’altra è una “cattiva” famiglia, se una è una “vera” famiglia e l’altra “falsa”… e così via.
La preghiera della liturgia parla di “modello” non riguardo la forma ma il “come” quella santa famiglia vive la sua unicità. La famiglia di Gesù, Giuseppe e Maria è unica e irripetibile, e in quel poco che ci viene narrato dai Vangeli (di Luca e Matteo), è stata per i suoi contemporanei segno della presenza di Dio.
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I due anziani Simeone e Anna, che nel Tempio incrociano quella famiglia all’apparenza uguale a tante altre venute per i riti tradizionali, da vicino riconoscono che Dio in essa ha mostrato la sua gloria! Riconoscono che Dio è presente nella famiglia di Nazareth e la “benedicono”, cioè dicono, proclamano il “Bene” che vedono…
Parlare troppo di famiglia al singolare, in modo astratto e preconfezionato, rischia di non riconoscere la verità delle singole esperienze famigliari, con le loro singole e uniche storie, segnate da fallimenti e conquiste, da dolori e gioie.
E queste famiglie dove regna l’amore, sono sempre benedette da Dio!
Fonte: il blog di don Giovanni Berti (“in arte don Gioba”)