don Giovanni Berti (don Gioba) – Commento al Vangelo del 26 Marzo 2023

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Un grido di vita

In questi giorni sono in Turchia per un pellegrinaggio con un gruppo parrocchiale. Lo abbiamo pensato diversi mesi fa, con lo scopo di vedere questo paese con le sue bellezze storiche e naturalistiche e anche per percorrere per quel che è possibile i primi passi della chiesa ai suoi inizi proprio per la predicazione dei primi apostoli e di San Paolo.

Questa domenica saremo a Efeso, in quella che la tradizione considera la città dove ha vissuto gli ultimi anni Maria, la madre di Gesù, insieme all’apostolo Giovanni.

La cronaca recente della Turchia, con il tremendo terremoto che ha provocato decine di migliaia di morti e immense distruzioni, sicuramente colpisce di più di tutta la sua storia passata fatta anche di grande tragedie, lotte e distruzioni.

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È davvero incredibile come l’umanità sia attraversata da grandi tragedie, che cambiano il corso della storia, ma come sia capace di trovare sempre nuove strade per sopravvivere e crescere. Anche le prime comunità cristiane in questa terra non hanno avuto vita facile ma sono cresciute portando avanti il messaggio di Cristo. Anche oggi qui ci sono cristiani pur se ridotti davvero a poche presenze. E il messaggio del Vangelo continua a viaggiare e andare avanti, nonostante le persecuzioni e difficoltà.

“Lazzaro esci fuori!” è il grido che sento dire anche a me quando sono tentato di seppellire la mia fede quando è faticosa, quando attraversa momenti di stanca e quando è bloccata dal mio peccato e incoerenze.

Gesù grida al mio cuore e al cuore di ogni cristiano di non lasciarci vincere dalla morte e di uscire e di continuare ad andare avanti, slegati dalle paure che ci bloccano.

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Gesù grida anche al mio cuore di uscire dalla tomba dell’egoismo e di credere che si risorge quando l’amore chiama, quando la carità chiede che io sia di nuovo vivo e pronto ad amare, aiutare, soccorrere, perdonare…

Il Lazzaro che è in me ha bisogno di sentire questo grido di Gesù e attraverso la mia voce farlo sentire a chi si sente morto dentro…

Fonte: il blog di don Giovanni Berti (“in arte don Gioba”)