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don Giovanni Berti (don Gioba) – Commento al Vangelo del 26 Gennaio 2025

Domenica 26 Gennaio 2025 - III DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C
Commento al brano del Vangelo di: Lc 1,1-4;4,14-21

Prova dโ€™accusa

โ€œSe ti accusassero di essere cristiano, troverebbero delle prove contro di te?โ€.

Questa provocatoria affermazione รจ di Dietrich Bonhoeffer, pastore e teologo cristiano protestante, ucciso dai nazisti nel campo di concentramento di Flossenburg nel โ€™45. Le โ€œproveโ€ che possono sostenere lโ€™accusa che siamo cristiani quali potrebbero essere? Immagini, oggetti e libri che si riferiscono al mondo cristiano? Le nostre case ne sono pieni, ma bastano davvero queste prove per sostenere che siamo cristiani?

Potremmo sempre difenderci dallโ€™accusa dicendo che fanno parte di una specie di collezione di oggetti antichi, di una passione per le tradizioni passate, ma che non hanno nulla a che fare con quello che sentiamo e viviamo quotidianamente. Anchโ€™io ho qualche piccolo souvenir dellโ€™antico Egitto e dalla Grecia, ma non provano che sono pagano.

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Forse una prova molto compromettente sarebbe trovare un vangelo aperto con i segni di essere stato letto e riletto per lungo tempo, con le pagine consumate. Pensiamo di correre questo rischio? Meno male che oggi il testo del vangelo che ci riporta le parole e i gesti del nostro Maestro lo possiamo avere sul telefono in una delle innumerevoli app cristiane, con le letture della messa domenicale. Corriamo questo rischio se controllano il nostro telefono?

Il Vangelo di questa domenica รจ diviso in due parti distinte, ma entrambe richiamano la centralitร  della Parola di Dio letta, meditata e soprattutto vissuta con coraggio. Lโ€™evangelista Luca inizia il suo racconto della vita di Gesรน, dicendo che quel che scrive non รจ frutto di una sua invenzione, ma รจ frutto di testimonianze dirette di chi ha conosciuto personalmente Gesรน e soprattutto ha messo in pratica quello che il Signore ha detto. Luca scrive il suo racconto con la finalitร  che non rimanga un racconto fantastico che guarda al passato, come fosse la storia edificante di un uomo eccezionale da commemorare. Luca scrive perchรฉ รจ fondamentale che il cristiano attualizzi ogni giorno quella storia, che senta di essere lui, con il battesimo che ha ricevuto, una pagina โ€œviventeโ€ del messaggio di Gesรน.

Il passo successivo nel testo di questa domenica, ci presenta Gesรน che legge nella sinagoga un passo della Bibbia. Gesรน legge una profezia che parla di liberazione, di gioia, di unitร  per tutti, a cominciare da chi รจ piรน povero e oppresso. Gesรน alla fine della lettura fa un annuncio: โ€œOggi si รจ compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltatoโ€. La Parola di Dio non รจ uno sguardo al passato, ma โ€œoggiโ€ รจ viva in Gesรน e in coloro che portano il suo nome. Gesรน con coraggio dal pulpito della sinagoga di Nazareth dice che le profezie di liberazione si sono realizzate in lui. E noi che riascoltiamo questo racconto siamo chiamati a fare altrettanto, a far in modo che la vita di Gesรน sia di nuovo visibile in quello che facciamo e diciamo, nei nostri progetti e scelte quotidiane.

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Mi ha colpito profondamente ascoltare in questi giorni la predica del vescovo donna della Chiesa episcopale americana, la reverenda Mariann Budde. Dal pulpito della cattedrale di Washington ha parlato con coraggio al neo eletto presidente Trump, richiamando il nuovo presidente alla misericordia verso i poveri e gli stranieri, cosรฌ come la Parola di Dio continuamente richiama.

Questa donna cristiana, vescovo della sua chiesa, con poche parole, rimbalzate sui media di tutto il mondo, ha dimostrato che crede che il Vangelo non รจ lettera morta residuo di un passato remoto o un futuro irraggiungibile nellโ€™aldilร , ma crede che il Vangelo parla allโ€™oggi e chiede oggi scelte coraggiose e compromettenti. A chi la puรฒ accusare di essere cristiana, Mariann Budde dal quel pulpito ha dato la prova piรน decisiva perchรฉ ha colto il momento per dimostrare che crede alla attualitร  sempre viva della Parola di Dio.

Nel proseguo della storia del Vangelo, Gesรน dopo aver parlato con coraggio nella sinagoga, verrร  minacciato di morte, perchรฉ accusato di sovvertire lโ€™ordine e le tradizioni del passato.

Anche noi corriamo con le nostre parole, le nostre scelte e i nostri gesti di essere accusati di essere come Gesรน?

Fonte: il blog di don Giovanni Berti (“in arte don Gioba”)

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