Pro o contro?
Da che parte stai Gesรน? Da che parte stai Dio? Da che parte devono stare i cristiani?
Siamo in un tempo di forti polarizzazioni, in tutti i campi. E le guerre sempre piรน drammatiche che si scatenano ci chiedono continuamente di prendere posizione. Il mondo dei media e soprattutto dei social media spingono sempre piรน verso la divisione in chi รจ pro e chi รจ contro, da una parte e dallโaltra. Ma bisogna riconoscere che questa tentazione di contrapporsi cโรจ da sempre, e da sempre divide gli uomini generando violenza.
Anche Gesรน viene messo alla prova in una questione molto โcaldaโ del suo tempo: sei a favore o sei contro gli occupanti romani? Sei dalla parte di Cesare, imperatore romano che si auto considera un dio, o sei dalla parte del vero Dio che รจ il Signore di Israele? โSei dalla nostra parte o contro di noiโ, domandano i farisei e erodiani che si coalizzano contro Gesรน (anche se fino al giorno prima di menavano a vicenda).
Internet o non internet, le contrapposizioni ci sono da sempre e le singole persone cosรฌ come i popoli sono messi uno contro lโaltro anche quando avrebbero piรน cose in comune che cose che li dividono. Lo vediamo proprio in questi giorni dove รจ chiaro che i civili che muoiono sia nel territorio di Israele che a Gaza sono solamente pedine usate da chi sulla loro pelle si combatte, volendo trascinare anche gli innocenti in questa contrapposizione omicida.
Gesรน come sempre compie il miracolo del cuore, non risolvendo i problemi in modo magico o con la forza, ma mostrando che cโรจ un altro modo di vedere la vita e i problemi, un modo che supera la contrapposizione e la guerra.
Si fa dare la moneta del tributo a Cesare e ne commenta lโimmagine e lโiscrizione. ร solo una moneta, non รจ un dio, e pagare le tasse in una societร non significa per forza stare dalla parte delle pretese divine di Cesare, ma รจ solo restituire quel che si riceve a livello di societร . Si puรฒ certo discutere se una tassa sia giusta o meno e se ci sia spreco e corruzione, ma il pagare una tassa non significa per Gesรน riconoscere come dio uno che non lo รจ.
Dio Gesรน lo vede su unโaltra โmonetaโ che รจ lโessere umano. La moneta di Dio che porta la sua immagine e iscrizione siamo noi, รจ il prossimo, รจ la comunitร umana. Gesรน trasforma una contrapposizione tra โpro e controโ nella preoccupazione ad essere sempre โproโ lโuomo fatto ad immagine di Dio. Restituire a Dio quel che รจ di Dio significa riconoscerlo nella vita che abbiamo ricevuto, nella vita di chi abbiamo accanto, fosse anche un nostro nemico, e non depredarla, non accumularla in modo egoistico usandola per i propri fini egoistici.
Restituire a Dio per Gesรน รจ fare della vita un dono, qualsiasi vita abbiamo, con le poche o tante capacitร e mezzi che ci sono stati dati, qualsiasi sia colui che ci sta accanto.
Papa Francesco ha ripreso in un suo discorso di questi giorni la questione della guerra. E quando domanda a sรฉ stesso da che parte stare, la sua risposta รจ โstare dalla parte della paceโ. Restituire a Cesare quel che รจ di Cesare e a Dio quel che รจ di Dio, รจ superare le contrapposizioni, e cercare la pace che Dio ha messo nel cuore di ogni essere umano, coinvolgendo anche i โCesariโ di oggi, i potenti e coloro che hanno responsabilitร da ogni parte.
Dio non รจ mai dalla parte della guerra e di ogni forma di contrapposizione, Dio non รจ dalla parte di chi fomenta โpro e controโ, Dio รจ solo โproโ gli esseri umani, a cominciare dai piรน piccoli e dalle vittime delle guerre.
Noi che abbiamo sempre pronta in mano la moneta di Cesare, e siamo preoccupati di accumularla e difenderla, facendo diventare dio la moneta stessa, ricordiamoci che noi stessi siamo la moneta di Dio, sulla quale lui ha messo il suo volto. E questa moneta non aumenta per accumulo, ma per donoโฆ
Fonte: il blog di don Giovanni Berti (โin arte don Giobaโ)