Vangelo senza catene
Il Vangelo di questa domenica inizia con la notizia di Giovanni Battista messo in prigione. Lโevangelista Marco forse gioca un poโ con i contrasti facendo vedere che proprio con lโarresto di una voce autorevole e decisa, viene โliberataโ una voce nuova e ancora piรน forte, quella di Gesรน. Da quel momento il Maestro porta in giro un messaggio essenziale: il Regno di Dio รจ vicinoโฆ e questa รจ una โbuona notiziaโ (significato della parola โVangeloโ) che chiede la conversione prima di tutto del cuore!
Nessuna catena umana esteriore, nessuna porta chiusa a chiave, nessuna barriera fisica puรฒ fermare la forza rinnovatrice del Vangelo. Lโunica cosa che puรฒ davvero imprigionare il Vangelo รจ la freddezza del cuore umano, i muri del non ascolto, le barriere dellโinimicizia.
Franรงois-Xavier Nguyแป n Vฤn Thuแบญn (1928-2002) รจ stato un cardinale e vescovo vietnamita, che per 13 anni, dal momento in cui fu nominato arcivescovo di Saigon nel 1975, รจ finito in carcere come nemico pubblico del governo comunista di allora. Di questi 13 anni di carcere, ben 9 sono stati in assoluto isolamento.
La sua testimonianza di fede รจ ancora oggi un esempio di vero amore per il Vangelo, anche nelle condizioni piรน disperate. Privato di qualsiasi oggetto personale religioso e persino della Sacra Scrittura, riuscรฌ comunque a celebrare la messa con un poโ di vino e qualche pezzetto di pane, usando come calice e piatto le proprie mani, e recitando a memoria le parole della Messa. Gli era impedito persino di tenere una Bibbia, e cosรฌ scrisse su dei pezzetti di carta, che teneva gelosamente nascosti, tutte le parole del Vangelo che riusciva a ricordare e che soprattutto gli davano forza in quella prigionia.
La โbuona notiziaโ di Gesรน era scritta nel cuore di Van Thuan in modo indelebile. Ed รจ proprio cosรฌ che si sono formati i testi che chiamiamo โsacriโ non perchรฉ magici, ma perchรฉ custodiscono una storia, quella di Gesรน, che non possiamo dimenticare.
Se oggi abbiamo il testo dei Vangeli, delle lettere e dei primi scritti apostolici, lo dobbiamo proprio al profondo amore dei primi testimoni per le parole di Gesรน, e alla preoccupazione che nulla di quello che il Maestro fece e disse andasse dimenticato e perduto.
Lโevangelista Marco ci racconta in modo molto sintetico la chiamata dei primi apostoli mentre sono al loro lavoro quotidiano. Colpisce il fatto che โsubitoโ lasciano tutto e seguono la chiamata. Sicuramente le cose dal punto di vista storico hanno avuto i loro tempi, ma Marco ha voluto trasmetterci la dedizione totale per Gesรน avuta dai primi discepoli per stimolare la stessa cosa in noi oggi. I discepoli sono stati chiamati non in un momento โsacroโ ma proprio nel momento piรน โprofanoโ della loro vita, mentre lavoravano e erano nel loro ambiente abituale. Ed รจ proprio lรฌ che la parola di Gesรน rapisce il loro cuore, e inizia il cammino che ha portato questa parola fino a noi.
Lโinterrogativo che nasce dallโascolto di questa pagina della Scrittura che ascoltiamo รจ: che posto ha il Vangelo nella nostra vita? E possiamo anche domandarci in modo molto concreto โquale posto fisicoโ ha il vangelo nella nostra casa, nel luogo dove viviamo e abbiamo le nostre cose? Abbiamo un libro del Vangelo a portata di mano in modo che ci ricordi che proprio in quelle parole si nutre la nostra fede? Il vescovo Van Thuan non potendo possedere fisicamente il testo del vangelo, lo aveva scritto nella mente e nel cuore, perchรฉ lo aveva giร profondamente amato e studiato prima del suo arresto.
Abbiamo qualche passo del Vangelo che ci scalda il cuore e ci fa sentire liberi? Sentiamo il Vangelo Gesรน come una โbuona notiziaโ che nonostante le tante notizie tristi e terribili che ci circondano รจ piรน forte e ci fa sperare in un mondo migliore?
Fonte: il blog di don Giovanni Berti (โin arte don Giobaโ)