Il vino di Dio
Qual รจ il segreto per non arrivare al divorzio? Semplice, non sposarsi!
Il matrimonio, come ogni altro patto tra esseri umani, รจ basato principalmente sulla fiducia che le parti mantengano quel patto. E piรน quel patto non prevede grossi premi o dure punizioni, ma semplicemente la parola data, allora davvero richiede molta fiducia e grande coraggio.
Il punto di partenza del matrimonio, e anche il suo punto di arrivo, รจ lโamore tra le due persone che stringono un patto di unione, consegnando la propria vita allโaltro: io vivo per te e tu per me, per sempre.
Sono simili anche tutti gli altri patti โdi relazioneโ, come unโamicizia, una collaborazione per una missione o un viaggio insieme. ร come un patto nuziale anche la relazione con Dio. La Bibbia trova nel matrimonio lโimmagine umana piรน efficace per esprimere il legame tra Dio e lโumanitร , un legame dove il punto di partenza e quello di arrivo รจ lโamore, e quello che lega Dio con lโumanitร รจ la fede reciproca.
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Lโevangelista Giovanni ci racconta lโinizio della missione di Gesรน proprio durante una festa di nozze. Questa scelta non รจ casuale, ma vuole insegnare che tutto quello che Gesรน dirร e farร dopo, fino allโestremo segno nellโora della Passione in croce, รจ per amore, per richiamare e rinnovare quel legame che cโรจ tra Dio Padre e gli esseri umani, simile al legame matrimoniale.
Ma in questa festa di nozze tra Dio e gli uomini lungo la Storia spesso รจ venuto a mancare il vino, il cuore della festa, il senso di quelle nozze: cioรจ รจ venuto a mancare lโamore. Come alle Nozze di Cana manca il vino e le anfore sulla tavola sono vuote, cosรฌ, a causa di egoismi, chiusure e guerre, viene a mancare tra gli uomini lโamore, e sembra che anche il patto di alleanza con Dio sia destinato a finire. Questo รจ accaduto con il Popolo di Israele ai tempi di Gesรน e succede anche oggi nella Chiesa, tra noi credenti.
Il racconto del segno miracoloso delle Nozze di Cana ci insegna che anche la situazione piรน inaridita e in pericolo puรฒ essere sanata da Gesรน. Ci racconta che anche il vino dellโamore che lega le persone tra loro e con Dio non รจ finito del tutto, almeno non dalla parte di Dio.
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Ci vuole perรฒ fiducia e bisogna davvero crederci! Ci vuole la fiducia di Maria, la madre di Gesรน, che non solo si accorge che manca il vino e che la festa รจ in pericolo, ma pronuncia quelle parole che sono davvero la sintesi della fede: โqualsiasi cosa vi dica: fatela!โ. Maria si fida di Gesรน anche se non ha prove immediate di quello che potrebbe fare. Maria non โdivorziaโ dal Figlio Gesรน, e dice anche a me di non dimenticare le sue parole e di credere nel Vangelo. Credere nel Vangelo significa โfarloโ, metterlo in azione.
Anche i servi sono un modello di fede, perchรฉ non si tirano indietro anche se viene detto loro di fare una cosa apparentemente senza senso, cioรจ riempire di acqua i recipienti di pietra che servono non al matrimonio ma alla purificazione rituale. I servi si fidano e fanno comunque la loro parte, e alla fine, anche grazie al loro coraggio, il vino non solo non manca, ma รจ quello davvero buono.
Il patto con Dio รจ davvero basato sulla fiducia reciproca: io mi fido di Dio e Dio si fida di me, e insieme portiamo la sua presenza nel mondo che ha bisogno di ritrovare il vino buono dellโamore e di rinnovare i legami spezzati da ingiustizie e guerre.
Per amare il prossimo serve sempre tanta fiducia e molto coraggio, come due che convolano a nozze. Ma in ogni patto dโamore che nasce, in ogni patto che cerca di superare crisi e che si rinnova nella fiducia reciproca, cโรจ sempre un riflesso del patto sempre nuovo che รจ possibile con Dio.esto anno di Giubileo, diventa anche un rito, quello del passaggio attraverso le โporte santeโ di Roma. Non tutti noi avremo la possibilitร di andare a Roma per compiere quel gesto simbolico.
Ma tutti, ovunque siamo e viviamo, possiamo passare la โporta santaโ della fede attraverso lo โstargateโ della preghiera e della caritร concreta, immergendoci dentro la vita di Gesรน e lasciando che Gesรน si immerga, si battezzi, nella nostra.
Fonte: il blog di don Giovanni Berti (“in arte don Gioba”)