Pasqua senza rabbia

Insieme agli altri simboli (il cero, lโagnello, le campaneโฆ) questo dellโuovo รจ davvero un simbolo efficace per comprendere la ricchezza del messaggio evangelico, cosรฌ rivoluzionario ancora oggi. Mi ha fatto sorridere il rimprovero della nonna riportato dal piccolo nipote, che mi immagino continuamente in agguato per aprire tutte le uova in cerca della sorpresa e papparsi il cioccolato. Ho sorriso, ma non al 100%, perchรฉ in quel rimprovero molto umano e comprensibile ho visto un grosso pericolo proprio per il messaggio evangelico. โSe fai questo o quelloโฆ Gesรน si arrabbia con teโ, รจ parte di una visione di fede distorta che, come la pietra del sepolcro, tiene Gesรน prigioniero di una visione sbagliata di Dio e della nostra presenza nel mondo come cristiani.
Quanta fatica ha fatto Gesรน, arrivando fino a morire, per insegnare che Dio non si arrabbia come una divinitร capricciosa ma ama infinitamente, che Dio non segue la logica umana della punizione ma usa la misericordia che salva.
Le donne la mattina di Pasqua (anche se nella loro mente non รจ ancora Pasqua), si recano a rendere omaggio ad uno che รจ morto e sepolto. Tutto รจ andato male con il loro amico e maestro, e su di lui ha vinto la violenza umana. Ancora piรน chiusi e delusi sono i discepoli maschi e in particolare gli Apostoli che non crederanno nemmeno alle prime notizie di resurrezione. La morte, il fallimento, la chiusura in sรฉ stessi prevalgono su tutto, e la pietra sul sepolcro di Gesรน รจ simbolo di quella pesantissima sulla mente e il cuore di chi lโha conosciuto e diceva di amarlo e seguirlo.
Forse per noi รจ cosรฌ anche la Pasqua di questโanno, che porta ancora i segni della Pandemia e viene offuscata dai timori della guerra e dalle conseguenze ancora ignote che potrร avere sulle nostre vite. Siamo anche noi tentati di pensare che non tutto va bene e che lโunica via dโuscita รจ chiuderci in noi stessi e pensare al nostro piccolo bene immediato. Anche se sul calendario รจ segnata per questa domenica la Pasqua di resurrezione, anche se abbiamo le uova di pasqua pronte (da non toccare prima โฆโaltrimenti Gesรน si arrabbia!!!โ), anche se ci faremo auguri dal vivo o con fiumi di messaggiโฆ alla fine non cโรจ molta Pasqua nel nostro cuore e siamo in fondo come quelle donne che stanno vivendo quel giorno come un funerale. Forse รจ vero che Dio si รจ arrabbiato e ha punito chi voleva rivoluzionare la fede come ha fatto Gesรน.
โNon รจ qui, รจ risorto!โ.
Con poche parole, non attese e cercate, alle donne e poi ai discepoli รจ data una visione nuova della vita e del mondo. La vita ha lโultima parola, anche se non ce lo aspettiamo e nemmeno ce lo meritiamo. Gesรน vivente non รจ qui nella morte, non รจ qui dove cโรจ cattiveria e punizione, dove cโรจ chiusura e egoismo. โRicordate le sue paroleโฆโ diventa quindi una esigenza per comprendere la resurrezione e viverla. E le parole e i gesti di Gesรน prima della sua morte erano proprio nella direzione della misericordia, di un volto nuovo di Dio e dellโuomo. Ricordare e vivere le parole di Gesรน รจ quello che ci farร sentire la Pasqua anche dentro le nostre vite e solleverร i macigni che schiacciano menti e cuori.
Le due donne, una ucraina e una russa, che durante la via crucis del papa il venerdรฌ santo al Colosseo hanno retto insieme in silenzio la croce, sono un microscopico ma vero segno positivo di luce dentro lโimmane tragedia della guerra tra Russi e Ucraini, un macigno storico di cui non vediamo la fine. Eppure in quel piccolo raggio di luce cโรจ la direzione della Pasqua.
Se seguiamo questa luce pasquale davvero scopriremo che Gesรน non si arrabbiaโฆ non lo fa mai.
Fonte: il blog di don Giovanni Berti (โin arte don Giobaโ)