La fabbrica dei sogni
In quel tempo, Gesรน prese con sรฉ Pietro, Giovanni e Giacomo e salรฌ sul monte a pregare. Mentre pregava, il suo volto cambiรฒ dโaspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosรจ ed Elรฌa, apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme.

Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui. Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesรน: ยซMaestro, รจ bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosรจ e una per Elรฌaยป. Egli non sapeva quello che diceva.
Mentre parlava cosรฌ, venne una nube e li coprรฌ con la sua ombra. Allโentrare nella nube, ebbero paura. E dalla nube uscรฌ una voce, che diceva: ยซQuesti รจ il Figlio mio, lโeletto; ascoltatelo!ยป. Appena la voce cessรฒ, restรฒ Gesรน solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciรฒ che avevano visto.
(dal Vangelo di Luca 9,28-36)
Si chiama Cinecittร il luogo, fondato quasi 90 anni fa, dove a Roma si producono ancora oggi moltissimi film internazionali e anche serie televisive. Cinecittร viene anche chiamata con un termine molto efficace: โla fabbrica dei sogniโ. Da questa fabbrica fatta di enormi set e scenografie prendono forma cinematografica storie ambientate in luoghi spesso molto lontani nel tempo e nello spazio, che sono possibili davvero solo nei sogni.
Amo molto i film perchรฉ nello spazio di un paio dโore (tempo medio di un film) si puรฒ raccontare lโintera vita di una persona, un fatto epico e anche tutta la storia del mondo. Bastano a volte poche inquadrature con le giuste battute e la scenografia adeguata e il sogno diventa visibile e rimane impresso nella memoria.
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Gesรน porta i suoi tre amici e discepoli, Pietro, Giacomo e Giovanni, sul monte. Lโevangelista Luca dice espressamente โsulโ monte, con sottinteso che non รจ un monte qualsiasi, ma รจ un luogo conosciuto da tutti, anche da coloro che ascoltano la storia. ร il monte della preghiera, il monte interiore che ci fa salire in alto con la mente e il cuore.
E su questo monte, per un tempo che non รจ quantificato, Gesรน diventa luminoso e chiaro. Agli occhi dei suoi amici la storia di Gesรน appare comprensibile dallโinizio alla fine. Gesรน viene da Dio, e anche se per i capi religiosi appare come eretico e bestemmiatore, in realtร รจ pienamente in linea con Mosรจ e Elia, la massima espressione e punto di riferimento della tradizione religiosa di Israele.
E la voce che scende dal cielo, da Dio stesso, incredibilmente udibile anche a loro, dice che Gesรน, per quando possa sembrare debole davanti alla forza umana, anche quando verrร preso e messo in croce, viene da Dio Padre e deve essere ascoltato.
Questa รจ la trasfigurazione. ร un tempo tra sogno e realtร in cui tutto appare chiaro, possibile e carico di speranza. Per questo motivo si comprende bene lโespressione di Pietro che dice semplicemente โรจ bello per noi essere quiโ.
Pietro e gli altri sperimentano quel momento di trasfigurazione come un momento di bellezza per gli occhi e per il cuore, un momento da fermare per sempre. Ma come ci succede quando al cinema il bel film che abbiamo gustato e nel quale ci siamo immersi come un sogno finisce, anche per Pietro, Giacomo e Giovanni รจ venuto il tempo di scendere dal monte e ritornare alla vita normale, che non รจ chiara, limpida e avvolgente come la visione sul monte.
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Sarebbe stato bello che quel film non fosse mai finito, ma non puรฒ durare per sempre. Il monte della trasfigurazione รจ come una fabbrica dei sogni, di cui i discepoli hanno bisogno per il cammino di fede con Gesรน. La trasfigurazione รจ quel sogno spirituale che apre gli occhi del cuore e fa vedere oltre la vita quotidiana, e fa comprendere da dove viene Gesรน e dove porta la sua storia.
Il tempo della preghiera cosรฌ importante per noi cristiani potrebbe sembrare davvero un tempo inutile difronte alle tante cose concrete che dobbiamo fare. La preghiera, sia quella personale che quella comunitaria (come lo รจ la messa), รจ un tempo nel quale possiamo vedere Gesรน, Dio e la nostra stessa vita con occhi piรน chiari e luminosi.
Pregare con il Vangelo, approfondendo le parole di Gesรน e imparando dai suoi gesti, รจ come entrare nella sala cinematografica del nostro cuore e gustare la bellezza trasfigurata della fede. Nella fabbrica dei sogni spirituali della fede possiamo davvero sentire anche noi la voce di Dio che ci parla. Magari non sentiamo questa voce in maniera chiara e immediata, ma Dio comunque ci parla ci fa vedere oltre noi stessi, oltre la durezza della realtร .
Se diamo spazio alla preghiera, un poโ del sogno di Dio prenderร forma anche dentro di noi e potremo dire anche noi insieme a Pietro: โรจ bello per noi essere quiโ. ร bello per noi essere qui in questo mondo anche con i suoi limiti e violenze. ร bello per noi essere qui dentro la nostra vita pur segnata da errori e fragilitร . ร bello per noi essere qui in questa Chiesa non priva di incoerenze e piccolezze.
ร bello per noi essere qui in questa vita che non รจ mai perfetta, ma ha solo bisogno di essere guardata con occhi nuovi, trasfigurati. Gli occhi della preghiera.
Fonte: il blog di don Giovanni Berti (“in arte don Gioba”)