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don Giovanni Berti (don Gioba) – Commento al Vangelo del 11 Febbraio 2024

Commento al brano del Vangelo di: Mc 1, 40-45

Tocatรฌ

โ€œTocatรฌโ€ รจ una manifestazione di giochi tradizionali di strada che si tiene nella mia cittร  di Verona a settembre da una ventina dโ€™anni. Per tre giorni, per le strade della cittร , squadre di giocatori provenienti anche da altre nazioni si sfidano in giochi e sport della tradizione storica, legati alla vita di strada, semplici e antichi. Eโ€™ un modo giocoso e concreto per fare memoria della propria storia e del modo popolare di stare insieme.

Il titolo della manifestazione fa riferimento allโ€™espressione veneta โ€œtoca a tiโ€, cioรจ โ€œtocca a te, รจ il tuo turnoโ€, che si dice sempre quando si gioca almeno in due a qualsiasi gioco.

Gesรน per strada, come al suo solito, incrocia un lebbroso che si รจ avvicinato a lui. Giร  questa cosa รจ straordinaria, perchรฉ i lebbrosi a quel tempo, dovevano stare lontani dalla gente, perchรฉ contagiosi e considerati religiosamente impuri. Potremmo dire che erano considerati โ€œfuori giocoโ€ dalla societร  del tempo, che li guardava con sospetto e paura.

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Ma questo lebbroso probabilmente conosce il modo di Gesรน di โ€œgiocareโ€ nella vita, e cosรฌ si avvicina e con quel grido di aiuto โ€œSe vuoi puoi purificarmiโ€ รจ come se dicesse โ€œtoca a tiโ€, โ€œรจ il tuo turnoโ€ Gesรน! E cosa fa Gesรน? Tocca!

Ecco come Gesรน entra in gioco con questo lebbroso. Si sente โ€œtoccatoโ€ nel profondo da questo uomo sofferente nel corpo e nellโ€™animo, e a tua volta lo tocca per guarirlo.

Quanti โ€œtocchiโ€ fa Gesรน nel Vangelo per comunicare la sua salvezza spirituale e anche fisica. Tocca i malati e abbandonati come la suocera di Pietro; tocca e si fa toccare dalle prostitute; tocca ciechi, lebbrosi e anche morti. Tocca, e cosรฌ rischia di essere messo anche lui โ€œfuori giocoโ€ dalla mentalitร  religiosa del tempo, che vedeva in queste azioni qualcosa che rendeva impuri e maledetti.

Gesรน prima di tutto vuole guarire la lebbra che deturpa il volto degli uomini del suo tempo che giudicano ed emarginano. Lo fa perรฒ non solamente a colpi di proclami, ma con gesti concreti, con tocchi concreti.

Se guardiamo a noi oggi, di strada contro la lotta alle discriminazioni ne abbiamo fatta tanta dai tempi di Gesรน. Oggi nessuno piรน considera maledetto e indegno qualcuno perchรฉ malato o per qualche disabilitร  fisica. Ma non รจ forse ancora del tutto compiuta la strada che porta a toccare e farsi toccare concretamente da quelle situazioni. Magari a parole non lo diciamo, ma dentro di noi fanno ancora paura e rimangono โ€œintoccabiliโ€. Siamo spesso spettatori di chi fa il bene e lo applaudiamo, ma fare noi stessi il passo per incontrare concretamente le sofferenze del prossimo, non รจ cosรฌ scontato e facile.

Toccare a farsi toccare implica prendere le proprie responsabilitร  e mettere in conto i rischi di ogni azione di bene e di solidarietร . Toccare porta il rischio del contagio non solo sanitario ma soprattutto di reputazione.

Ho un caro amico prete che da anni nella periferia di Roma si occupa di persone transessuali, quelle che spesso sono messe davvero ai margini delle statali per essere usate e poi dimenticate. Molte di loro vivono una vita difficile dal punto di vista economico e sociale, e hanno bisogno di essere prima di tutto accolte proprio per quel che sono come tutti, cioรจ come persone. Questa accoglienza concreta e umanissima รจ davvero cristiana, gli costa e non รจ facile, ma questo amico prete sa che รจ cosรฌ che si vive Gesรน oggi.

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Nella giornata mondiale del malato, che cade questโ€™anno proprio di domenica, lo slogan รจ preso dal racconto della Genesi, quando Dio crea lโ€™uomo e la donna, quando crea la relazione umana: ยซNon รจ bene che lโ€™uomo sia soloยป. Curare il malato curando le relazioni, ci ricorda che al di la delle competenze mediche, tutti possiamo prenderci cura del prossimo, ma solo se ci facciamo toccare dalla sua vita e la tocchiamo, con una vicinanza concreta che sana.

Quando leggo le pagine del Vangelo, che mi raccontano la vita, le parole e i gesti di Gesรน, immerso totalmente nella vita umana del suo tempo perchรฉ lโ€™amore di Dio arrivi a tutti, sento alla fine una voce interiore che mi dice โ€œtoca a tiโ€.

Fonte: il blog di don Giovanni Berti (“in arte don Gioba”)

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