La vostra liberazione è vicina.
Trascrizione, non rivista, del video.
Entriamo nel tempo di Avvento per preparare in noi la venuta di Gesù.
Il 25 dicembre celebriamo il ricordo della nascita di Gesù, pur non sapendo il giorno preciso in cui è nato. La festa di Natale celebra l’incarnazione del Figlio di Dio, ossia l’essere venuto tra noi: Dio stesso sceso a farci vedere come si possono spendere i giorni in pienezza d’amore.
L’Avvento sia allora un tempo di forte attesa, di sguardo a Gesù come modello da imitare, e la sua parola sia luce al nostro cammino.
Il Vangelo di questa prima domenica d’Avvento ci presenta un brano molto particolare. Gesù predice l’arrivo di segni nel sole, nella luna, nelle stelle, nel mare, sulla terra: insomma, segni di scombussolamento generale. E raccomanda a noi di essere pronti, perché proprio in quei momenti Lui si farà presente.
Mi risulta poco interessante voler capire quando avverranno questi momenti, mentre mi è di aiuto pensare che Gesù voglia suggerirci che Egli è con noi anche e soprattutto in mezzo alle bufere della vita. Ci incoraggia a tenere viva la fede, in modo da riconoscere la sua venuta anche nei tempi difficili.
E questa qualità di fede non si improvvisa. Riconosce il passaggio e la presenza di Gesù chi alimenta nel cuore il desiderio di incontrarlo, e lo alimenta ogni giorno. “Chi cerca trova”, dice Gesù in un altro contesto.
E quali sono gli atteggiamenti da curare per poter accogliere Gesù? Il Vangelo di oggi ne indica alcuni:
- Alzare il capo, ossia curare la relazione con il Padre.
- Stare attenti a noi stessi, specificando che il cuore non si appesantisca in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita.
- Vegliare in ogni momento, pregando.
È uscita qualche settimana fa l’ultima enciclica del Papa sul cuore di Gesù, nella quale si legge che il nostro cuore può essere ricoperto da una gran quantità di fogliame: ossia affanni, cose inutili, distrazioni che impediscono la conoscenza di se stessi e ci portano allo smarrimento.
Ecco, l’Avvento può essere un tempo di purificazione del cuore, come quando si cerca di mettere in ordine una stanza o la casa: ogni cosa al suo posto e via ciò che è fuori luogo.
Sarebbe bello arrivare al Natale con un cuore più pulito e ordinato, liberandolo da ciò che lo appesantisce.
Dio vi benedica.