Nella Solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo, la liturgia ci propone il Vangelo in cui Gesù rivolgendosi alla folla dice:
«Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».
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Il Corpo di Nostro Signore, prima ancora di nutrire la nostra capacità d’amore, parla di sé e di noi. Egli si fece uomo grazie all’obbedienza di Maria alla Parola di Dio, e la sua missione fu totale obbedienza al Padre. Tale obbedienza, dunque, è la strada maestra che il Corpus Domini c’invita a percorrere. Questo stesso Corpo, essendo di natura umana, canta la bellezza della nostra corporeità e la dignità di ogni persona; proclama l’uomo, la creatura più importante della terra.
[ads2]La comunione con le Sacre Specie fa di noi un solo corpo, il cibo eucaristico edifica la comunità cristiana, che, radunata per la cena del Signore, proclama con le parole del salmo: “Guardate com’è bello e soave che i fratelli stiano insieme”. Il Corpo e il Sangue di Cristo, però, significano e realizzano in noi, soprattutto, il cuore della buona notizia che ci riguarda: la nostra morte è vinta! E con essa la schiavitù del peccato: siamo liberati dalla paura, inizia l’esodo, si apre l’accesso alla terra promessa, la possibilità di essere rigenerati nelle nostre relazioni.
Il Corpo del Salvatore ci è donato, essenzialmente, per essere mangiato e il suo Sangue come bevanda che ci apre le porte della vita eterna, già qui sulla terra. Riscopriamo la bellezza dell’Amore che si fa carne nell’Eucaristia.
Fonte: RADIO VATICANA
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Corpus Domini
- Colore liturgico: Bianco
- Dt 8, 2-3. 14-16; Sal. 147; 1 Cor 10, 16-17; Gv 6, 51-58
Gv 6, 51-58
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse alla folla:
«Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».
Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?».
Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 18 – 24 Giugno 2017
- Tempo Ordinario XI, Colore bianco
- Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 3
Fonte: LaSacraBibbia.net
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