don Gianvito Sanfilippo commenta il Vangelo dell’8 maggio 2016

Nella solennità dell’Ascensione del Signore, la liturgia ci propone  il Vangelo in cui Gesù risorto annuncia ai discepoli che saranno suoi testimoni in tutto il mondo:

“Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo”.

Su questo brano evangelico ascoltiamo una breve riflessione di don Gianvito Sanfilippo, presbitero della diocesi di Roma:

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[ads2]“Nel nome di Cristo saranno annunciate a tutte le nazioni la conversione e il perdono dei peccatiIo sto per inviare su di voi la promessa del Padre, rimanete in città, però, finché non siate rivestiti di potenza dall’alto”. Dopo queste parole il Signore viene assunto in cielo mentre benedice i suoi discepoli; sono parole di speranza che rallegrano il cuore degli apostoli, e li rendono capaci di quell’attesa fiduciosa che fu preludio di una missione di salvezza senza precedenti in ogni angolo della terra.

Con l’Ascensione di Gesù al cielo la natura umana viene sommamente onorata, posta più in alto degli angeli e delle potenze celesti, segno inequivocabile della nostra dignità e della grandezza del nostro destino. Dio ha trovato dimora nell’uomo e l’uomo trova dimora in Dio. Perché ciò accada bisogna tornare a Gerusalemme, immagine della Chiesa, dove attraverso la Parola e i Sacramenti ogni persona ritrova la propria identità e dove la virtù della speranza corrobora la certezza nel compimento della promessa: l’effusione prossima dello Spirito Santo.

Con Lui e grazie ai suoi doni possiamo gustare il perdono, Egli ci concede mitezza, amore al prossimo e al nemico, e chi vedrà la nostra vita pacificata e gioiosa crederà al Vangelo.

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Ascensione del Signore

Lc 24, 46-53
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall’alto».
Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo. Ed essi si prostrarono davanti a lui; poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia e stavano sempre nel tempio lodando Dio.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 08 – 14 Maggio 2016
  • Tempo di Pasqua VII, Colore bianco
  • Lezionario: Ciclo C, Salterio: sett. 3

Fonte: LaSacraBibbia.net

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