Nel Vangelo della 18.ma domenica del Tempo ordinario, la liturgia presenta il brano in cui Gesù racconta la parabola dell’uomo ricco che progetta di godere a lungo dei suoi beni, mentre quella stessa notte gli viene chiesta la vita. Quindi commenta:
“Fate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia perché, anche se uno è nell’abbondanza, la sua vita non dipende da ciò che egli possiede”.
Su questo brano evangelico ascoltiamo una breve riflessione di don Gianvito Sanfilippo, presbitero della diocesi di Roma:
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[ads2] “Guardatevi da ogni attaccamento al denaro, la vita non dipende dai beni anche se abbondano”, così Gesù Cristo ci ammonisce questa domenica. Il demone dell’avarizia può indurci, infatti, a prendere possesso di quanto non ci appartiene, umiliando la nostra dignità e quella altrui, per sete di guadagno, oppure, ferisce intere famiglie per un’eredità, fino alla denuncia dei propri fratelli di carne e all’interruzione di ogni relazione con loro. In tali circostanze siamo privati della dolcezza della comunione fra le persone, riempiendoci d’affanni e di miseria morale. L’attaccamento al denaro, ci ricorda la Scrittura, è la radice di tutti i mali. Il benessere materiale è indubbiamente utile, ma non va perseguito anteponendolo all’amore fraterno e alla dignità umana. Dio vuole senz’altro arricchirci, ma il tesoro che ci offre non è di quaggiù, è custodito nei cieli. Impreziosire la nostra anima con i doni dello Spirito Santo accogliendo il perdono e offrendolo al prossimo, servire i nostri fratelli con le opere di misericordia e l’annuncio del Vangelo, sono azioni di un valore inestimabile al cospetto di Dio, caparra di un’eternità beata. La vita terrena ci è concessa per accumulare queste ricchezze, non altre, altrimenti può esserci tolta repentinamente, “questa notte stessa”. Vanità di vanità, ciò che non è amore è vanità.
Fonte: RADIO VATICANA
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XVIII Domenica del Tempo Ordinario – Anno C
- Colore liturgico: verde
- Qo 1, 2; 2, 21-23; Sal 94; Col 3, 1-5. 9-11; Lc 12, 13-21
[ads2]Lc 12, 13-21
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, uno della folla disse a Gesù: «Maestro, di’ a mio fratello che divida con me l’eredità». Ma egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?».
E disse loro: «Fate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia perché, anche se uno è nell’abbondanza, la sua vita non dipende da ciò che egli possiede».
Poi disse loro una parabola: «La campagna di un uomo ricco aveva dato un raccolto abbondante. Egli ragionava tra sé: “Che farò, poiché non ho dove mettere i miei raccolti? Farò così – disse -: demolirò i miei magazzini e ne costruirò altri più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni. Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; ripòsati, mangia, bevi e divèrtiti!”. Ma Dio gli disse: “Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato, di chi sarà?”. Così è di chi accumula tesori per sé e non si arricchisce presso Dio».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 31 Luglio – 06 Agosto 2016
- Tempo Ordinario XVIII, Colore verde
- Lezionario: Ciclo C | Anno II, Salterio: sett. 2
Fonte: LaSacraBibbia.net