don Gianvito Sanfilippo commenta il Vangelo del 13 novembre 2016

Nella 33.ma domenica del Tempo ordinario, la liturgia ci propone il Vangelo in cui alcuni chiedono a Gesù quando accadrà che del Tempio di Gerusalemme non sarà lasciata pietra su pietra, come lui ha affermato. Prima – risponde il Signore – dovranno arrivare guerre, terremoti, carestie, pestilenze, fatti terrificanti, segni grandiosi dal cielo e persecuzioni. Avrete occasione – prosegue Gesù – di dare testimonianza:

“Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto”.

Su questo brano evangelico ascoltiamo una breve riflessione di don Gianvito Sanfilippo, presbitero della diocesi di Roma:

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https://youtu.be/BLaGGOhtyXA

[ads2]Eventi come i conflitti fra i popoli, città assediate, “terremoti, carestie e pestilenze” non possono non suscitare, oltre al dolore e alla solidarietà fattiva, anche un profonda riflessione sul senso della vita umana e sul suo destino.

I cristiani sanno che in tali circostanze hanno una missione di particolare rilievo: aiutare chiunque si trovi nell’emergenza, nello sconforto e nel bisogno, senza risparmiare alcuno sforzo come fanno le istituzioni e le varie organizzazioni umanitarie con ammirevole generosità.

La Chiesa, come ci ricorda Papa Francesco, non è una “Ong” né solo un’organizzazione umanitaria. Chi porta il nome di Cristo sa che questo nome è impegnativo, la Chiesa ha il compito di annunciare la chiamata fatta ad ogni uomo a vivere in eterno in comunione con Dio perché Cristo ha lavato nel suo Sangue ogni peccato dell’umanità.

L’amore cristiano verso i propri nemici, che risponde all’odio con la preghiera e il bene, è la migliore testimonianza della veridicità di tale salvezza.

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Vangelo della XXXIII Domenica del Tempo Ordinario – C

Lc 21, 5-19
Dal Vangelo secondo Luca

[ads2]5Mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, disse: 6«Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta». 7Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». 8Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro!

9Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine». 10Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, 11e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo. 12Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome.

13Avrete allora occasione di dare testimonianza. 14Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; 15io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere. 16Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; 17sarete odiati da tutti a causa del mio nome.

18Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto. 19Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita.

  • 13 – 19 Novembre 2016
  • Tempo Ordinario XXXII, Colore verde
  • Lezionario: Ciclo C | Anno II, Salterio: sett. 1

Fonte: LaSacraBibbia.net

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