La forza del Vangelo
Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato». Luca 4,21
Le letture di questa domenica ci parlano dell’ascolto della Parola di Dio che si trasforma in preghiera.Si può dire che sono la rappresentazione di un rito comunitario che si rinnova nel tempo e di cui anche noi siamo chiamati ad essere interpreti: quello della Messa. La prima lettura (Neemia 8,2-4.5-6.8-10) narra che, dopo l’amara esperienza dell’esilio e la ricostruzione di Gerusalemme, davanti al popolo avviene la benedizione del Signore e una solenne liturgia della Parola: la lettura del libro della Legge, la spiegazione del senso e la comprensione del testo. Da questo triplice momento sbocciano due atteggiamenti: le lacrime della conversione, segno del perdono divino, l’invito ad aprire le labbra al sorriso e ai canti di gioia, a indire banchetti, poiché «questo giorno è consacrato al Signore…».
Nella seconda lettura, Paolo, nella sua lettera ai Corinzi (12,12-30) ci dice che la varietà dei doni dello Spirito nella Chiesa, corpo mistico di Cristo, è destinata a comporre un’unità organica e a promuovere nei cristiani un’amorosa solidarietà e unità. Noi siamo diventati Chiesa grazie al Battesimo, siamo stati inseriti in questo grande corpo che è la Chiesa dove ognuno ha un compito.
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Siamo stati scelti dal Signore, chiamati e inseriti nel suo corpo per dare il nostro contributo perché l’intero corpo funzioni bene. Iniziamo poi con questa domenica la lettura continua del Vangelo secondo Luca. Il brano proposto dalla liturgia (Luca 1,1-4; 4,14-21) è diviso in due parti: nella prima è presentato l’inizio del racconto di Luca in cui l’evangelista ci presenta il metodo che ha seguito per la stesura del Vangelo. […]
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