La nascita di Cristo dentro di noi
Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noiยป (Giovanni 1,14). Il centro e il vertice del grande prologo di san Giovanni, che ascoltiamo nella Messa del giorno, ci invita a riflettere sul grande mistero della Incarnazione che nel Natale celebriamo. La Parola eterna che ha creato il mondo, la Parola di Dio che รจ Dio in persona, si รจ fatta carne, ha assunto la nostra umanitร , ha piantato la tenda in mezzo a noi, รจ venuto fra i suoi proprio nella sua terra, nella terra che ha creato, nel nella terra di Israele, del popolo che ha scelto e formato per secoli.
Quel Verbo di Dio che ยซera in principioยป e che Giovanni ha contemplato nella profonditร del mistero di Dio, ora ha preso la forma visibile e palpabile di un bambino appena nato. Lโumanitร , con la nascita di Gesรน, ha avuto la possibilitร di vedere e di toccare il suo Dio. Gesรน รจ la piรน alta rivelazione di Dio, offerta nella nuditร di un bambino.
Questo รจ il primo Natale. Ma cโรจ un secondo Natale, meno conosciuto, anzi pressochรฉ ignorato, eppure altrettanto importante. Ne parla lโapostolo Paolo quando, scrivendo ai cristiani del suo tempo, rivolge loro queste parole: ยซFigli miei, che io di nuovo partorisco nel dolore finchรฉ Cristo non sia formato in voi!ยป (Galati 4,19), cioรจ finchรฉ Cristo prenda forma in voi. […]
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