La parabola dell’ovile: il pastore buono e quelli pessimi
Dopo la guarigione del cieco nato, Gesù si rivolge ai farisei che lo seguono e che gli domandano se sono ciechi anche loro. Gesù risponde con la famosa parabola dell’ovile, mostrando di essere l’unico pastore legittimo, modello di tutti gli altri, in contrapposizione ai cattivi pastori che ora comandano a Gerusalemme.
Ciò che lo rende speciale, privilegiato in quanto pastore che conduce le pecore di Israele – e non solo quelle di Israele – alla vita, è il saper donare la sua stessa vita e riprendersela, cioè il mistero pasquale. Leggere le due pagine affiancate getta maggiore luce su ciascuna. Un altro esempio che ci suggerisce che il Vangelo bisogna leggerlo preferibilmente tutto di seguito e non solo a brani separati.
NB: questo video è la sintesi della diretta del 27 aprile 2020.
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