IL POTERE DI GESUโ
Ho sempre avvertito la solennitร di Cristo Gesรน Re dellโUniverso come una delle feste piรน belle della nostra fede. Inizialmente โa pelleโ, per una spontanea percezione della regalitร del nostro Dio, mentre si avviava il risveglio della mia fede. Poi, sempre di piรน, per una esperienza meditata, sofferta, della regalitร del Signore. Allโinterno di questo cammino che continua, condivido con gioia quel che la Parola mi comunica per voi.
Ascolta “don Giacomo Falco Brini – Commento al Vangelo di domenica 24 Novembre 2024” su Spreaker.Le prime 2 letture della liturgia di oggi ci presentano enfaticamente Gesรน come un Re indiscutibile. Il profeta Daniele nella sua visione notturna, lo intra-vede come un uomo veniente sulle nubi del cielo, cui viene riconosciuto potere e gloria su tutte le nazioni, alla presenza di un vegliardo.ย Un potere eternoย โ dice il testo โย che non finirร mai, e il suo regno non sarร mai distrutto.
Il libro dellโApocalisse gli fa eco affermando la persona di Gesรน comeย il sovrano dei re della terraย anchโegliย veniente sulle nubi, che dice di se stesso:ย Io sono lโAlfa e lโOmega, Colui che รจ, che era e che viene, lโOnnipotente!ย Tra la profezia di Daniele che da lontano intravede il futuro e le parole metastoriche dellโApocalisse, cโรจ il vangelo di Giovanni. Secondo una buona parte della esegesi, Giovanni ci narra la passione di Gesรน come il culmine di una rivelazione che invece รจ umanamente discutibile, se non difficile da accettare. Gesรน รจ Re, Lui stesso lo afferma davanti alla domanda del rappresentante del regno piรน grande del suo tempo. Ma chi crede oggi che Gesรน รจ davvero il Re dei re, e che continua a regnare nella storia umana? Chi, nella propria storia concreta, puรฒ testimoniare che Egli regna?
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Lโepisodio evangelico vede Gesรน in una situazione profondamente umiliante, portato con forza davanti a Pilato con lโaccusa di essere un leader politico che si fa chiamare โre dei giudeiโ. ร stato presentato dagli ebrei come fosse un pericoloso sobillatore del popolo contro Roma, come uno che spera di conquistare il suo potere. E Pilato fa il suo interrogatorio che cerca di verificare questa accusa. Ma Gesรน gli precisa subito:ย il mio regno non รจ di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perchรฉ non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non รจ di quaggiรน.ย
Dunque il Signore non nega di avere un regno, solo si assicura che lโinterlocutore capisca che non ha questo tipo di ambizione, e la prova รจ che al Getsemani nessuno ha combattuto perchรฉ non fosse arrestato. Ci ha provato il solo Pietro a sfoderare una spada, ma รจ stato subito bloccato da Gesรน. In realtร sappiamo che anche gli altri apostoli, sicuramente con le loro idee politiche, pensavano al regno di cui parlava il Maestro come un regno da affermare combattendo. Gesรน invece non solo non ha cercato una difesa per mezzo delle armi e della violenza ma dimostra, con una dignitร impressionante davanti a Pilato, che รจ venuto a instaurare un regno di unโaltra natura. Il regno di Gesรน รจ un regno assolutamente diverso da ogni ipotetico regno umano.
Il potere politico del mondo non รจ lโunico potere. Cโรจ un potere assolutamente diverso, un potere che non รจ di questo mondo, un potere che si manifesta senza gli ordinari mezzi umani cui si ricorre per affermarlo. ร il potere che rivela chi รจ Gesรน Cristo, o Gesรน Cristo che rivela questo nuovo potere, che รจ come dire la stessa cosa. Sorpreso dalle sue parole e dalla maestosa libertร con cui lo fronteggia, Pilato chiede conferma:ย dunque tu sei re?ย E Gesรน ribadisce:ย tu lo dici. Io sono re. Per questo sono nato e per questo sono venuto al mondo: per rendere testimonianza alla veritร . Il Signore parla del suo essere Re con riferimento alla veritร , naturalmente non intendendo una veritร scientifica o filosofica.
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Si tratta infatti della Veritร che di lรฌ a poco si dimostrerร solo a chi gli aprirร il cuore. La Veritร che lโAmore esiste, ma non siamo noi essere umani a definirlo, a spiegare che cosa รจ. ร la Veritร che coincide con la parola โAmoreโ. Per questo il Signore Gesรน aggiunge subito dopo:ย chiunque รจ dalla parte della veritร , ascolta la mia voce. Proprio nella situazione piรน umiliante, umanamente piรน impensabile, Gesรน manifesta il suo potere, la gloria di amare gli uomini fino alla fine, donando la sua vita per tutti.
Ecco dunque nellโApocalisse la professione di fede giovannea:ย a Colui che ci ama e ci ha liberato con il suo sangue, che ha fatto di noi un regno, sacerdoti per il suo Dio e Padre, a lui la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Il Regno di Dio รจ un regno che si estende nella storia e che raggiungerร un finale glorioso: il potere di Gesรน non puรฒ essere rovesciato dalle armi e dalla violenza di nessun regno umano, perchรฉ รจ un potere nascosto e radicato nel profondo dei cuori umani.ย Ha fatto di noi un regno.ย
Siamo noi oggetto del regno di Dio, sempre che accogliamo Gesรน e la sua parola senza vergognarcene in questo mondo. Il potere della veritร e dellโamore รจ crocifisso, ma proprio per la sua crocifissione รจ eterno e non sarร mai distrutto. Con la sua manifestazione piena sulla Croce, Gesรน ci ha trasmesso il suo misterioso potere, quello di entrare in una relazione filiale con Dio Padre che ci puรฒ far amare come Lui ci ha amato, lasciando su questa terra una impronta luminosa indelebile. Si racconta che un giorno Nelson Mandela, diventato presidente del Sud Africa, si recรฒ in un ristorante con le sue guardie del corpo.
Sul tavolo davanti a loro, cโera un uomo che aspettava di essere servito. Quando gli portarono le sue pietanze, Mandela chiese a una delle sue guardie:ย โvai a chiedere a quel signore di unirsi a noiโ. La guardia obbedรฌ e trasmise lโinvito del presidente. Quellโuomo si alzรฒ, prese il suo piatto e sedette accanto al presidente. Mentre mangiava, le sue mani tremavano costantemente e non riusciva ad alzare la testa dal suo cibo, nรฉ riusciva a pronunciare alcuna parola. Quando finirono, salutรฒ furtivamente senza guardare nessuno in faccia, mentre Mandela gli allungava la mano. Allora la guardia del corpo disse:
โPresidente, quellโuomo doveva essere molto malato, visto che le sue mani non smettevano di tremare mentre mangiavaโ. Mandela gli disse: โNo, assolutamente! La ragione del suo tremore รจ unโaltra. Quellโuomo era il custode della prigione dove sono stato rinchiuso per anni. Quando mi torturava, io urlavo e piangevo chiedendo un poโ dโacqua e lui mi umiliava, rideva di me e invece di darmi acqua, urinava sulla mia testa. Non รจ malato, aveva solo molta paura che io, ora presidente del Sudafrica, lo mandassi in carcere e gli facessi quello che lui ha fatto a me.ย Ma io non sono cosรฌโ.
Questo รจ il potere regale di Gesรน Cristo, il potere divino che si trasmette a tutti quelli che diventano suoi discepoli.
AUTORE: d. Giacomo Falco Brini
FONTE: PREDICATELO SUI TETTI