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don Giacomo Falco Brini – Commento al Vangelo di domenica 12 Gennaio 2025

Domenica 12 Gennaio 2025 - BATTESIMO DEL SIGNORE โ€“ FESTA - ANNO C
Commento al brano del Vangelo di: Lc 3,15-16.21-22

LA SPERANZA Eโ€™ UN REGALO CONSISTENTE

La festa del battesimo di Gesรน ci introduce a vivere in profonditร  lโ€™anno giubilare appena scoccato. S.Paolo, nella seconda lettura di questa liturgia festiva, invita il discepolo Tito a considerare attentamente le conseguenze dellโ€™incarnazione di Dio che abbiamo appena celebrato a Natale: รจ apparsa la grazia di Dio che porta salvezza a tutti gli uomini. Egli ha dato se stesso per noiโ€ฆ quando apparvero la bontร  di Dio Salvatore nostro e il suo amore per gli uomini, Egli ci ha salvati non per opere giuste da noi compiute, ma per la sua misericordia, affinchรฉ, giustificati per la sua grazia, diventassimo nella speranza, eredi della vita eterna.

Sono parole che ci comunicano tutto lo stupore e la fede dellโ€™apostolo nellโ€™opera di Dio compiutasi con lโ€™incarnazione e poi con la passione, la morte e la resurrezione di nostro Signore. Siamo al cuore della nostra fede: Gesรน รจ la bontร , lโ€™amore gratuito (grazia) di Dio per noi. La sua vita donata ha cambiato per sempre il nostro destino. Sono giustificato dal suo amore. E in quanto tale, posso diventare, nella speranza, erede della vita eterna. Qui cโ€™รจ il nocciolo del cristianesimo, qui cโ€™รจ anche lโ€™invito del Giubileo a camminare in questa vita come โ€œpellegrini della speranzaโ€.

La speranza รจ dunque saper attendere con fiducia questo futuro radioso che Dio ci ha assicurato. Lโ€™uomo senza speranza si disperde. Ma solo Dio puรฒ dare una speranza che non delude, perchรฉ non illude. Coltivare altre speranze puรฒ essere molto rischioso. Molte speranze umane, infatti, illudono. La fede del popolo di Israele ha nutrito nei secoli la speranza di vedere realizzate le promesse di Dio. Il vangelo ci dice che per questo il ministero di Giovanni Battista aveva generato tra la gente una grande attesa, segno dellโ€™autenticitร  delle parole del profeta. Al punto che piรน di qualcuno sperava fosse lui lโ€™Atteso promesso. Giovanni puntualmente chiariva che non era lui. Perรฒ era venuto per annunciare che lโ€™Atteso era presente e che aveva un battesimo piรน grande del suo, perchรฉ donato dal piรน forte di lui. Uno che avrebbe battezzato in Spirito Santo e fuoco. Eppure, sorpresa delle sorprese, Luca ci narra che, stando in preghiera, il piรน forte si sottopose al battesimo inferiore insieme a tutti gli altri. E che proprio in quel contesto il cielo si aprรฌ e lo Spirito Santo discese su di Lui.

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Questa teofania sorprendente rivela a quale estrema solidarietร  Dio si spinge con il male dellโ€™uomo. Nel gesto di Gesรน di farsi battezzare da Giovanni cโ€™รจ giร  contenuta, in fase embrionale, tutta quella che sarร  la sua storia tra gli uomini. La sua vita sarร  un costante caricare sulle sue spalle i loro peccati. Perciรฒ Gesรน รจ certificato dalla voce proveniente dal Cielo: tu sei il Figlio mio, lโ€™amato, in te ho posto il mio compiacimento. Il segreto di Gesรน non รจ piรน un segreto. Essendo il Figlio di Dio amato dal Padre, puรฒ rivelare e spiegare con tutta sicurezza che Dio ama gli uomini e lo dimostra proprio nellโ€™amarci nel nostro male, non distanziandosi da esso, fino allo scandalo della Croce. Il battesimo ricevuto ci ha conquistato al suo battesimo. Ora, battezzati in Spirito Santo e fuoco, possiamo udire nel profondo la voce che proclama in noi: tu sei il Figlio mio, lโ€™amato. รˆ una meraviglia indicibile: la vita รจ giungere a sentire nel nostro profondo questa voce. Giovanni evangelista lo dice cosรฌ nella sua prima lettera: figlioli, quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente! (1Gv 3,1).

Solamente un essere umano che ha scoperto di essere amato da Dio fino a questo punto, puรฒ davvero vivere nella speranza. Solamente chi si sente amato, sa che la sua speranza non sarร  delusa. รˆ giunto un tempo molto opportuno per ritornare alle sorgenti rinnovanti del nostro battesimo. Il regalo che ci ha costituiti eredi รจ sempre lรฌ, a nostra disposizione. Il regalo รจ Dio che ci chiama per sempre suoi figli, eredi della sua stessa vita immortale. La nostra speranza รจ tutta sostanza.

AUTORE: d. Giacomo Falco Brini
FONTE: PREDICATELO SUI TETTI

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