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don Giacomo Falco Brini โ€“ Commento al Vangelo di domenica 1 Dicembre 2024

Domenica 1 Dicembre 2024 I DOMENICA DI AVVENTO - ANNO C
Commento al brano del Vangelo di: Lc 21,25-28.34-36

LUI RITORNA, RITORNA ANCHE TU

Allโ€™inizio del tempo di Avvento, la Chiesa ci propone un testo evangelico che, nel suo contesto, parla della fine del Tempio di Gerusalemme e della fine del mondo. Il discorso di Gesรน prende le mosse da alcuni che, pur avendo ascoltato poco prima la raccomandazione del Maestro a guardarsi da una religiositร  apparente e priva di interioritร , rimangono estasiati per le pietre preziose e i doni votivi del Tempio di Gerusalemme.

don Giacomo Falco Brini - Commento al Vangelo di domenica 1 Dicembre 2024

A loro, il Signore annuncia la tremenda profezia della distruzione del Tempio. Alla richiesta su quando avverrร  questa distruzione, Gesรน avvia quello che chiamiamo un discorso โ€œescatologicoโ€, poichรฉ la fine di Gerusalemme diventa unโ€™anticipazione della fine del mondo, senza una netta distinzione tra le due.

Il messaggio centrale รจ semplice: non importa se la fine del mondo รจ vicina o lontana nel tempo. Quel che conta รจ essere sempre pronti per la venuta del Signore. Il suo ritorno รจ certo. Vegliare in ogni momento e pregare significa avere la forza di sfuggire a ciรฒ che sta per accadere e comparire davanti al Figlio dellโ€™uomo.

In ogni epoca, cโ€™รจ sempre stato chi ha annunciato lโ€™imminenza della fine del mondo, spesso basandosi su eventi catastrofici naturali o umani. Anche oggi non mancano questi annunci. Tuttavia, Gesรน ci invita a non lasciarci sopraffare dalla paura. Egli profetizza che una parte dellโ€™umanitร  vivrร  ansia e paura di fronte ai disastri del pianeta: โ€œGli uomini moriranno per la paura e per lโ€™attesa di ciรฒ che dovrร  accadere sulla terra.โ€ Il suo obiettivo, perรฒ, non รจ far crescere lโ€™angoscia, ma farci concentrare su ciรฒ che dona fiducia e speranza. Per i cristiani, i segni del mondo non sono motivo di timore, ma la conferma della vicinanza di Dio e della sua promessa di liberazione dal male.

Il punto centrale dellโ€™insegnamento di Gesรน รจ nei versetti 34-36. Egli ci esorta a stare attenti a noi stessi, piuttosto che agli eventi esterni. Il nostro cuore รจ la prima realtร  da custodire, perchรฉ minacciato da dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita. Nella desertificazione spirituale odierna, rischiamo di vedere il male solo allโ€™esterno, mentre Gesรน ci invita a occuparci di noi stessi. Chi non coltiva questa attenzione rischia che โ€œquel giornoโ€ lo colga allโ€™improvviso. โ€œQuel giornoโ€ si riferisce alla seconda venuta di Cristo, intesa sia come giudizio finale, sia come incontro personale con Lui alla nostra morte.

Mentre il discepolo impara a vivere unโ€™attesa serena, chi si lascia travolgere dalle preoccupazioni del mondo vivrร  unโ€™attesa dominata dalla paura. La certezza del ritorno del Signore, confermata nel Nuovo Testamento, sarร  per alcuni liberazione e salvezza, per altri un giudizio severo. Luca conclude invitando a pregare per avere la forza di comparire davanti al Figlio dellโ€™uomo. Il giudizio dipenderร  dalla posizione assunta nei confronti di Gesรน, come afferma Lc 9,26: โ€œChi si vergognerร  di me e delle mie parole, di lui si vergognerร  il Figlio dellโ€™uomo, quando ritornerร  nella sua gloria.โ€

Il giudizio di condanna riguarderร  chi ha rifiutato il Re della veritร  e dellโ€™amore, preferendo lโ€™egoismo, la violenza e il successo a ogni costo. Ogni istante della nostra vita รจ prezioso: unโ€™occasione per prendere posizione nei confronti del Signore e ritrovare la strada da Lui tracciata. Lโ€™Avvento รจ un tempo di conversione da vivere nella preghiera, senza la quale non si puรฒ trovare la forza di agire. โ€œVegliate in ogni momento pregandoโ€ diventa cosรฌ un autentico โ€œmodus vivendiโ€ cristiano.

AUTORE: d. Giacomo Falco Brini
FONTE: PREDICATELO SUI TETTI

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