Non vi conosco, operatori di male!
Commento al vangelo Don Gabriele Nanni.
Trascrizione, non rivista, del video Youtube.
Sia lodato Gesù Cristo! Un saluto carissimo a voi che ascoltate. Gesù parla ai suoi concittadini, parla ai suoi compatrioti, parla a quelli della casa di Giuda.
“State attenti,” dice, “chi si salverà? Sono pochi o sono molti? La porta è stretta. Sono pochi quelli che riescono a entrare. E poi, quando verrà il momento, molti cercheranno di entrare, ma non riusciranno. Sarà tardi.”
“Abbiamo ascoltato te nelle piazze, abbiamo visto i tuoi miracoli, abbiamo anche fatto delle opere!” Ma Gesù risponde: “Io non vi conosco, operatori di iniquità; non so da dove venite.”
E questo è il punto: costoro vantano, all’ultimo momento, una volontà di entrare nel Regno di Dio senza meritarlo, in realtà senza neanche volerlo o condividerlo. Vorremmo dire: costoro sono esclusi, perché il Signore conosce il cuore di questi esseri. Infatti, sono operatori di iniquità.
Hanno ascoltato le parole del Cristo, ma non le hanno accolte. Hanno forse compiuto prodigi e cacciato demoni, ma in modo falso, così come facevano i discepoli, figli dei farisei. “Figli” nel senso di discepoli: si mettevano d’accordo con i demoni, facevano qualche rito, illudevano la gente di liberarli, ma in realtà solo nel nome di Cristo si possono cacciare i demoni, perché solo Cristo ha la potenza su di loro.
Possono fare anche miracoli? Sì, il demonio può fare prodigi in modo limitato; qualcuno può farlo a grande prezzo. Ma i frutti devono essere il bene, la conversione, l’amore di Dio, l’amore per i fratelli. Ogni altra cosa che sia contraria a questo e ai comandamenti di Dio indica che i prodigi vengono dal demonio.
Sappiamo che il demonio è imitatore di Dio, per trarre in inganno, per sedurre le genti a sé. Costoro dunque non li conosce, dice Gesù, perché non sa da dove vengono. Come a dire: non venite da me, non venite dal Padre; non agite con il mio spirito, non agite con lo spirito del Padre. Avete un altro spirito che seguite, avete un’altra provenienza.
Lo dice chiaramente Gesù: “Voi che avete Satana per padre!” Chi sono dunque gli esclusi dal regno? La porta si stringe e si chiude per coloro che tentano di entrarvi, pur essendo esclusi. Sono coloro che sulla terra fingono ipocritamente di essere dalla parte di Dio per vantaggi personali, ma in realtà non agiscono con lo spirito di Dio né con la sua potenza.
Fingono di essere discepoli di Cristo. Possono compiere anche qualche prodigio, possono compiere qualche finta espulsione di demoni, ma in realtà non sono di Cristo. L’espulsione dei demoni causa nella persona liberata un amore immenso per Dio, gratitudine, stabilità nel bene e nessuna condivisione col peccato.
I prodigi, lo abbiamo detto, sono sempre in un contesto di fede, di amore e di verità. E soprattutto, la vita di coloro che fanno queste cose deve essere nella santità e nella correttezza.
Invece, voi siete operatori di iniquità. Non ci sarà spazio, dunque, per i venditori di fumo, né per gli ipocriti, né per coloro che si avvalgono della loro posizione sulla terra e che si dicono uomini di Chiesa ma non lo sono. Sono coloro che attraggono a sé, ma non portano al Cristo, coloro che allontanano dalla vera dottrina, da Dio, da Cristo, ma in realtà attraggono a sé per altri scopi. Per costoro, la porta si stringerà a tal punto da chiudersi: “Non vi conosco.”
Noi siamo conosciuti da Dio e siamo riconosciuti da Dio se portiamo in noi l’immagine di Cristo e se siamo suoi amici, cioè se facciamo quello che sono i comandamenti, li mettiamo in pratica e agiamo con la potenza di Cristo. E se la nostra vita, dunque, è integra nello sforzo di essere sempre amici di Cristo, operatori del bene per il bene, non per noi stessi, ma per il bene delle anime, per la salvezza delle anime, e non per il potere.
La vera dottrina è quella che porta le anime al Regno e non quella che le chiude. “Via da me, operatori di iniquità, non so da dove siete.”
A noi dunque la fiducia e la fedeltà in Cristo, lo stare con lui con semplicità e umiltà, nell’obbedienza al suo Spirito, l’unico Spirito condiviso col Padre che egli condivide con noi: lo Spirito Santo di Dio.
Dio vi benedica.
Fonte: YOUTUBE | SPREAKER