Quando verrà il Regno di Dio?
Commento al vangelo Don Gabriele Nanni.
Trascrizione, non rivista, del video Youtube.
Sia lodato Gesù Cristo. Un saluto carissimo a voi che ascoltate.
Chiedono i farisei a Gesù: “Quando verrà il regno di Dio?” Domanda di uomini che attendono una soluzione terrena dei loro problemi, riscatto dalla schiavitù, la libertà, quello che oggi chiameremmo un po’ il sionismo: “Quando verrà il regno di Dio sulla terra, quando il popolo di Israele sarà finalmente libero?”
E Gesù dice: “Verranno giorni in cui rimpiangerete questi giorni, perché allora desidererete vedere il Figlio, il regno di Dio, cioè il Figlio di Dio, e non lo vedrete.” Sta parlando di sé, sta parlando di sé. Perché il regno di Dio sta venendo con il Messia, con il Cristo, e non lo vedrete. Non lo vedrete perché lo state rifiutando adesso. Desidererete vedere, ma sarà troppo tardi, perché il vostro cuore indurito lo ha rifiutato e lo ha messo a morte.
“Allora vi diranno: ‘È qui, è là.’ Non ci andate, perché la comparsa del Messia, del Figlio dell’uomo, al suo ritorno, sarà diversa dalla venuta del Messia che voi ancora attendete.” Nella storia di Israele ci sono stati vari personaggi che sono stati investiti, creduti, di questo messianesimo, e poi sono state delle vere e proprie delusioni, perché ovviamente erano uomini.
“Non andate, non credete, perché il Figlio dell’uomo prima deve soffrire, morire, passare attraverso la morte, e poi comparirà guizzando da Oriente a Occidente, perché il suo corpo non sarà più tenuto dalle leggi di questo mondo. Dunque, non sarà assimilabile a una persona umana così semplicemente come l’avete davanti. Ma la sua messianicità si compie prima di tutto nel suo corpo, che diventa glorioso. Ed è questo il destino dei credenti nel regno di Dio.”
Voi andate dunque in cerca di un risolutore terreno, così come ve lo immaginate, così come voi lo volete, e rifiutate ciò che invece il cielo vi mostra: la via. Io sono la via, ed è una via che viene dal cielo, staccatasi dalla terrestrità, dalla materialità. È il tempo della resurrezione quello che dovete cercare, che avrete in Dio attraverso di me.
Così anche per noi si tratta di vivere bene questa vita sulla terra, attendendo il ritorno del Signore, l’incontro con lui. Poiché la vita su questa terra, che è materiale, è tenuta da Dio, guastata dagli uomini, ma continuamente rimessa sulla filo del senso e della sua risoluzione da Dio. Avrà un termine. Il termine sarà quando le possibilità al male e ai malvagi di agire saranno terminate, e dunque inizierà un’era nuova.
Ma anche noi dobbiamo essere più spirituali dei farisei, e cioè dire: “Questa vita, questa prova, come lo fu per il Cristo, passione, lo è anche per noi. È la passione del mondo e la passione che passa attraverso la Chiesa, cioè i figli di Dio che sono incorporati a Cristo per un passaggio a un’era completamente nuova, che ha qui un piede sulla terra, ma si realizza sempre in un futuro che non è qui su questo tempo, su questa terra. Passa di qui, ma non è qui.”
Ogni soluzione di tipo materiale o materialistica, storica — il materialismo storico è stata una dottrina ben precisa — è perfettamente un inganno, un’illusione, che la storia ha sempre smentito nelle generazioni amaramente. Anche il meglio, dunque, di noi su questa vita per entrare nella vita eterna: la bontà, l’amore. Perché il regno di Dio non è una questione di cibo e di bevanda, ma di pace, mitezza, controllo di sé, e lo spirito di Dio che invade il cuore degli uomini.
Questo è già la presenza del regno di Dio sulla terra. Non è qua o là, non è questione di beni materiali, è una questione di stato interiore, che viene mutato dallo Spirito Santo, che guida i nostri passi materiali verso una materialità diversa, che è la spiritualizzazione dei nostri corpi, cioè la resurrezione.
Dio vi benedica.
Fonte: YOUTUBE | SPREAKER