Obbedire a Dio o agli uomini
La guarigione di uno storpio da parte dell’apostolo Pietro insieme a Giovanni presso la porta della città, detta Bella, aveva suscitato clamore, e poiché Pietro annunciava la potenza di Gesù il Cristo risorto, la gente si univa a loro raggiungendo le cinquemila persone in Gerusalemme.
Con l’arresto dei due apostoli, i sacerdoti del Tempio intendevano impedire il dilagare delle conversioni, ma di fronte alle affermazioni franche e semplici ed alla persona guarita, non potevano replicare nulla. Infatti, gli apostoli non rivendicavano nessun potere personale e nemmeno una dottrina loro, ma predicavano il Gesù come il Cristo crocifisso e risorto e la sua potenza redentrice.
Quel Gesù che i capi del popolo avevano condannato come un bestemmiatore, in realtà era risorto e continuava ad agire nei suoi discepoli. Quello che avevano voluto impedire, si stava invece moltiplicando sotto i loro occhi. Il corpo ucciso sulla croce era risorto ed ora viveva in ogni discepolo esercitando la sua potenza in loro. La frammentazione aveva causato la moltiplicazione.
Ogni credente era diventato un portatore di Cristo nel proprio corpo.
Pietro e Giovanni, uomini semplici, senza istruzione, dimostravano potenza di parola ed opere, le stesse di Gesù, perché il Cristo risorto viveva in loro mediante lo Spirito.
I sacerdoti del Tempio, rappresentavano l’istituzione del sacerdozio di Aronne, ma erano nemici di Cristo, da cui proveniva il sacerdozio: costoro divennero nemici del sacerdozio stesso.
Gesù, sacerdote creato dal Padre, divenne anche vittima sacrificale per i peccati, dando valore ai sacrifici antichi ed istituendo quello nuovo per il futuro. I Capi di Gerusalemme, invece di essere confermati e rinnovati nella Nuova Alleanza per diventare veri ministri del culto di Dio, si opposero per mantenere il potere che l’istituzione permetteva. Rimaneva un potere solo umano, da difendere disperatamente con la persecuzione dei fedeli del Cristo.
Gesù vivendo ed agendo con potenza nei suoi fedeli, dimostrava apertamente la colpa degli assassini del Messia: la loro pervicacia nel male era evidente, poiché non potevano più contenere la forza dello Spirito, che dava sapienza irresistibile agl’ignoranti e potenza di miracolo, segno del dito di Dio, ai suoi fedeli.
L’istituzione divina del sacerdozio, rinnovata dal Nuovo Patto promesso dai profeti, non era più radicata sulla discendenza di Aronne, ma su quella di Cristo Sacerdote. I sacerdoti del Tempio, rifiutando il Cristo rifiutarono di essere rinnovati da Dio nel loro sacerdozio, il quale venne abolito. Ciò avvenne per il rifiuto di Gesù come Messia e per la sua uccisione.
I nuovi sacerdoti, pieni di grazia di Dio stavano davanti a loro, col segno evidente della potenza di Dio.
Perciò Pietro e gli altri non obbedirono più ai sacerdoti del Tempio, ma direttamente a Dio, poiché Cristo li aveva costituiti sacerdoti, privando quelli del Tempio di ogni autorità: costoro parlavano da uomini e non esprimevano più la volontà di Dio, obbedire a loro era obbedire a uomini e non a Dio.
Il nuovo sacerdozio, perenne perché fondato sul Risorto, si confrontava con quello antico svuotato dell’autorità divina.
Da allora il sacerdozio di Cristo vivo si confronta e si scontra con tutti i poteri umani e satanici che tentano di soffocare la fonte della vita. Le potenze umane contrarie a Cristo cercano di sostituirsi al Cristo, contrabbandando false ideologie e poteri umani come se fossero da Dio.
Ma Cristo vince nei suoi fedeli con la potenza del suo Sacerdozio trasmessa con la Comunione del suo Corpo e del suo Sangue.
Dio vi benedica!
Gabriele Nanni