don Gabriele Nanni – Commento al Vangelo del 10 Agosto 2021

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IL MARTIRIO DI AMORE

Facendo memoria del martire Lorenzo, il diacono che eccelse nella carità occupandosi dei poveri, ed ancor più nella generosità del dono della propria vita a causa del Cristo, possiamo considerare in cosa consista l’eroicità della vita cristiana, e come possa essere conseguito per la forza dello Spirito di Cristo.
Gli eroi del mondo sono considerati persone capaci di grandi imprese, di eccellere in capacità e risultati, di distinguersi dalla massa per riuscire a fare cose che pochissimi sono in grado di fare.
Certamente l’ammirazione di persone capaci di cose mirabolanti rivela il bisogno di essere noi stessi oggetto di ammirazione per quella molla segreta che spinge molti se non tutti a distinguersi.

I santi sono la risposta di Dio al pantheon degli dei pagani, degli antichi eroi, frutto dello sforzo di pochi di diventare quello che la folla non è capace di attuare.
Gli eroi di Cristo, invece, non sono spinti dall’ambizione personale, né da capacità superiori.
In certi racconti di martirio possiamo trovare esempi di fortezza inaudita, spesso in persone deboli, senza avere quelle caratteristiche per stato e per età che possano far pensare a capacità di imprese mirabolanti. Nella debolezza umana si rivela infatti, la potenza di Dio, del Cristo che vive nel suo fedele e lo rende capace di essere e fare ciò che da sé non avrebbe mai potuto.

I martiri eccelsero nel dono della propria vita, ma non morendo per un ideale, bensì per amore di una persona, Cristo e in lui per amore delle creature.
L’amore di Cristo che vive in noi è infatti oblazione pura di se stessi, è consumazione di ogni forza di egoismo, di autoaffermazione, per attuare il bene fuori di noi senza ritorno personale.
La motivazione del sacrificio delle proprie cose, della propria esistenza, della vita, sono progressivamente gradi della carità che salgono fino alla perfezione. Non ci può essere perfezione nel martirio se non c’è anche una vita spesa nella bontà e nell’amore del prossimo, come fu per Lorenzo.

In alcuni il tratto della vita fu breve, ed il martirio fu corona di perfezionamento immediato, per altri la vita spesa per l’amore del prossimo venne coronata dal dono della vita stessa, mediante morte violenta inferta per Cristo.
Dio dispone della sua creatura, la prepara, la infiamma, l’assimila a sé, la divinizza nell’atto di amore immolato ad immagine di quello di Cristo, modello e sostanza di ogni amore oblativo, di ogni martire per amore.
L’amore per Cristo non è l’amore per un ideale, ma per Dio fatto uomo che si immola per noi, per la nostra salvezza: ogni martirio contiene lo stesso amore ed è contenuto in Cristo, lo sviluppa nel tempo, lo attua là dove Cristo vuole agire.

I martiri della carità sono l’estensione di Cristo vivo nel tempo e nello spazio, per donare il suo amore redentivo ai fratelli.
L’eroismo del martire è sempre per amore, per la salvezza delle anime, poiché questa è la sostanza dell’amore di Cristo, della sua venuta sulla terra e della sua passione e morte.

I martiri prolungano la sua azione, sono conquista dell’anima che è trasformata e identificata con lui, ed il sacrificio del martire riceve in dote, per decreto divino, le anime salvate da Cristo, ma ottenute anche per mezzo dell’uomo redento ed elevato a testimone di Cristo.
Non sono più essi che vivono, ma Cristo vive in loro, non sono più essi che muoiono, ma Cristo muore nuovamente in loro, per lo stesso amore redentivo, per ottenere il riscatto delle anime dal male e dalla prigionia del peccato.
Molti sono i tipi di martirio oltre a quello del versamento del sangue: il martirio di amore è quello disposto da Dio, nella sofferenza donata, nella dedizione costante e fedele all’amore del prossimo, nella persecuzione a causa del Cristo e della fedeltà alla verità e alla giustizia.

Il martirio di amore si compie nella cella segreta di un monastero o di un cuore: invisibile al mondo, ma sotto gli occhi di Dio, nell’oscurità della fede.
Solo questo amore consuma ogni ombra di egoismo, di autoaffermazione, di volontà di distinzione, di superbia e di ambizione: quando tutto questo è bruciato, e vive in noi l’amore di Cristo, ogni gesto, ogni respiro, ogni sofferenza sono gli stessi del Cristo e producono molto frutto. Quando il chicco della nostra vita si annulla per amore, allora si moltiplica in molte vite, come Cristo si moltiplica nei suoi fedeli: questa è la vera generazione nello spirito, per l’eternità.

Dio vi benedica!
Gabriele Nanni

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