Le parole rivolte da Gesù ai farisei valgono anche per il mondo di oggi
Voi non fatevi chiamare “rabbi”, perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate “padre” nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste».
Capisco benissimo il perché e le motivazioni di tante consuetudini del vivere della Chiesa, ma di fronte alle parole del Signore di questo vangelo, una considerazione mi sorge.
Le parole di Gesù rivolte alla folla riguardo ai farisei, non sono una condanna di tutta intera una fede, ma degli atteggiamenti che possono corromperla dal suo interno.
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Quello che Gesù diceva, all’interno del suo mondo ebraico, vale anche per tutti i mondi e per il nostro mondo cristiano.
In effetti certi modi che io ironicamente chiamo «clericali», e tutto quel riempirsi di titoli vari, quando dietro di essi vi è la ricerca del potere in sé (a volte con il dominio delle coscienze) e non del servizio, sono proprio essi a essere stigmatizzati da
Gesù.
Forse dovremmo davvero cominciare a pensarci tutti fratelli a servizio gli uni
degli altri con un unico Padre, quello del cielo, forse evitando di usare certi
titoli.
Commento a cura di don Fulvio Capitani
Parroco di San Jacopo in Polverosa (Firenze)
Assistente della Sottozezione Unitalsi di Firenze Centro
Assistente Ecclesiatico Comunità Toscana Foulards Blancs