don Fulvio Capitani – Commento al Vangelo del 31 Maggio 2020

«Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo…».

Il soffio di Dio, il suo respiro viene donato da Gesù. È una consegna che nasce dalla Croce: Gesù non esala ma consegna. Risorto soffia dentro ai discepoli la sua stessa vita. Una vita che urge d’essere comunicata, vuole spingere i suoi discepoli ad uscire, come l’aria che una volta entrata in noi vuole uscire.

È la spinta del respiro di Dio della Pentecoste, ai discepoli chiusi nel Cenacolo chiede un solo passo quello di aprire le porte ed uscire fuori, così che in mezzo alla gente possano modulare quel soffio affinché sia ascoltato dalla gente. Un passo alla volta spinge e guida i discepoli in modi inaspettati, come ispira e spinge Pietro verso i gentili, Paolo giù da cavallo e Filippo sulla strada che scende da Gerusalemme incontro all’Eunuco Etiope. Sospinge anche noi se lo riceviamo alzando la vela della nostra vita. Non per arrivare subito ma nella buona direzione.

Commento a cura di don Fulvio Capitani

Parroco di San Jacopo in Polverosa (Firenze)
Assistente della Sottozezione Unitalsi di Firenze Centro
Assistente Ecclesiatico Comunità Toscana Foulards Blancs


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