È Gesù che ci cerca e ci chiama per salvare ciò che era perduto
«Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell’uomo, infatti, è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto». Oltre alla preghiera, questi ultimi vangeli domenicali hanno il tema della salvezza. Sia il lebbroso, che il pubblicano hanno, nell’incontro con il Signore, accesso alla salvezza e alla giustificazione.
Oggi con Zaccheo, l’incontro salvifico non ha solo il farsi incontro al Signore o il salire al tempio per invocare da Lui pietà, ma vi è il Signore Gesù che cerca, che chiama, che chiede. Zaccheo voleva solo vederlo, ma Gesù lo sta cercando. Gesù, per primo si rivolge a Zaccheo, chiedendogli di accoglierlo in casa sua. Non è più il peccatore pentito a cercare il Signore.
È Gesù a cercare, per entrare in un rapporto profondo, intimo e gioioso con il peccatore riconoscendo in Lui il Figlio di Abramo. Zaccheo orienta a Gesù tutta la sua vita e cambia i suoi criteri e scelte, che forse lo faranno povero di ricchezze, ma facendogli ritrovare la sua vera natura che aveva perduto.
Don Fulvio Capitani Commento a cura di don Fulvio Capitani
Parroco di San Jacopo in Polverosa (Firenze)
Assistente della Sottozezione Unitalsi di Firenze Centro
Assistente Ecclesiatico Comunità Toscana Foulards Blancs