Commento a cura di don Fulvio Capitani
Parroco di San Jacopo in Polverosa (Firenze)
Assistente della Sottozezione Unitalsi di Firenze Centro
Assistente Ecclesiatico Comunità Toscana Foulards Blancs
Nessuno è profeta in patria. E noi siamo pronti ad accettare la profezia?
«Nessun profeta è bene accetto nella sua patria». Il profeta porta la visione e il pensiero di Dio in mezzo agli uomini, ma come dice Isaia (55,8): «i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie».
La profezia non è sempre accettata, anzi è il profeta stesso a non essere accettato. Il suo pensiero e la sua visione richiedono cambiamento e prospettive nuove. E accaduto a Gesù, ed è accaduto a tanti profeti, anche a quelli che successivamente vengono riconosciuti ed esaltati.
Il mio pensiero va a don Lorenzo Milani, oggi tanto citato e riconosciuto, ma ai suoi giorni fu osteggiato e non compreso da quelli che erano i suoi. lo mi domando: io l’avrei compreso e accettato? Ma anche adesso il suo carico di profezia lo accetto davvero? La domanda la posso rivolgere anche nei confronti della profezia di Gesù: la accetto davvero?
Il «si è sempre fatto così» quanto è potente in me? La conversione chiesta dalla Parola di Gesù è accolta come liberazione e tempo grazia che Dio ci dona?
Don Fulvio Capitani