Commento a cura di don Fulvio Capitani
Parroco di San Jacopo in Polverosa (Firenze)
Assistente della Sottozezione Unitalsi di Firenze Centro
Assistente Ecclesiatico Comunità Toscana Foulards Blancs
Gesù, un maestro che lascia il segno sui discepoli che hanno un cuore libero
Un discepolo non è più del maestro: ma ognuno, che sia ben preparato, sarà come il suo maestro.
Il desiderio del maestro è che il discepolo cresca tanto da entrare in un rapporto di uguaglianza con il maestro. Gesù non è solo un maestro che istruisce, ma un maestro che insegna: lascia il segno. Un segno profondo che trasforma il discepolo. Il segno che lascia Gesù traccia un solco nel cammino del discepolo e percorre tutta la sua vita.
Si rimane discepoli, se Lui rimane il Maestro, e se si entra in comunione con il suo amore. Il cuore del discepolo, abitato dalla presenza del maestro, diventa fonte di bene: un tesoro di bene. Non è facile restare discepoli così: occorre tanta consapevolezza dei nostri limiti e difetti. Un lavoro continuo per liberare il cuore dal giudizio, dalla superbia e dall’ipocrisia.
Solo un cuore libero entra in sintonia con il Maestro Gesù, altrimenti il rischio è crearsi un simulacro sacrale che corrisponda solo al nostro io, schiavo del nostro orgoglio.
Don Fulvio Capitani