don Fulvio Capitani – Commento al Vangelo del 24 Aprile 2022

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Commento a cura di don Fulvio Capitani

Parroco di San Jacopo in Polverosa (Firenze)
Assistente della Sottozezione Unitalsi di Firenze Centro
Assistente Ecclesiatico Comunità Toscana Foulards Blancs


Il corpo che Gesù mostra e invita a toccare non è intatto ma ferito!

«Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco».

Ha mostrato le sue mani e il suo fianco, come chi si presenta in tutta la verità di una umanità che non teme la propria fragilità ma la porge come segno di amore che chiama all’intimità. “Gesù Cristo, da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà” dice San Paolo ai Corinzi: è la povertà e la fragilità della sua umanità che ci rende ricchi.

Come dice Papa Francesco: “… Ricchi come Gesù che è ricco della sua sconfinata fiducia in Dio Padre, dell’affidarsi a Lui in ogni momento, … come lo è un bambino che si sente amato e ama i suoi genitori”.

La sua fragilità nella resurrezione è trasfigurata dalla luce della vita e dell’amore del Padre che si dona nel suo Spirito che è fonte di perdono e ci riconcilia con Lui e tra di noi. Aprirsi come Tommaso e toccare la carne fragile di Gesù è fiducia che in Lui abbiamo la vita che è più tenace della morte.

don Fulvio Capitani