Come a Emmaus, se Gesù è con noi il nostro cammino trova strade nuove
«Due dei [discepoli] erano in cammino per un villaggio di nome Emmaus,… e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. Mentre
conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo».
Camminavano insieme e conversavano, la loro meta probabilmente era il ritorno a casa, dopo che le loro speranze (nazionaliste di cacciata dei Romani e di restaurazione del regno Davidico) erano rimaste deluse.
Camminavano insieme (sinodo = sýnodos, composto dalla particella “syn”, insieme e “odos”, via, cammino) sì ma per rinchiudersi nella loro vita e nelle loro famiglie.
Era un rientro triste senza speranza… ma solo quando nel loro cammino entra Gesù che domanda, rimprovera e spiega e infine spezza il pane, allora il cammino cambia meta, trasforma il cuore e fa prendere una strada nuova che apre una nuova narrazione di tutta la comunità dei discepoli, che parte dal cuore che arde, da una mente che comprende, da occhi che vedono e che guardano al futuro in prospettiva nuova.
Un «sinodo» con Gesù!
Don Fulvio Capitani Commento a cura di don Fulvio Capitani
Parroco di San Jacopo in Polverosa (Firenze)
Assistente della Sottozezione Unitalsi di Firenze Centro
Assistente Ecclesiatico Comunità Toscana Foulards Blancs