Commento a cura di don Fulvio Capitani
Parroco di San Jacopo in Polverosa (Firenze)
Assistente della Sottozezione Unitalsi di Firenze Centro
Assistente Ecclesiatico Comunità Toscana Foulards Blancs
Il chicco di grano che morendo germina in vita e resurrezione
Se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto» È così che Gesù descrive quello che gli sta per accadere e ne dà il senso. Il senso della sua morte è racchiuso nell’immagine del seme che cade/discende nel cuore della terra che muore ma produce frutto.
La morte che Gesù vede non senza turbamento, ma con amore vive come strumento di dono di sé che crea comunione. Una comunione alla quale il Padre chiama, attraverso Gesù, tutti gli uomini («non è bene che l’uomo sia solo»).
Una comunione che germina in vita e resurrezione. E così anche per tutti noi: lo è stato per tanti «discepoli di Gesù», e in questi giorni non posso far a meno di pensare a don Giorgio Mazzanti al suo sguardo, al suo sorriso e al suo comunicare al di là voce, al suo creare comunione nel Signore, al suo essere ora seme caduto nella terra della morte nella fiducia della vita e della resurrezione.