Commento a cura di don Fulvio Capitani
Parroco di San Jacopo in Polverosa (Firenze)
Assistente della Sottozezione Unitalsi di Firenze Centro
Assistente Ecclesiatico Comunità Toscana Foulards Blancs
Dio chiede il permesso a Maria per legarsi alla nostra umanità «Rallegrati, piena di grazia: il Signore è con te»
«Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». Poteva fare tutto da sé, ma così non è stato… Lui l’Assoluto (libero da ogni vincolo o legame) si è voluto «legare» alla nostra umanità chiedendo a una creatura, Maria, il permesso.
L’Incarnazione è un atto con cui Dio vuole legarsi in una relazione, con la nostra libertà e consenso: non ci vuole salvare senza di noi. Mi commuove questa cosa, mentre tante cose avvengono senza che noi abbiamo tanta scelta, e la realtà sembra inchiodarci alla nostra «impotenza», per Dio noi contiamo e in moto di amore «con-discendente» (discende per essere con noi) fa appello alla nostra libertà, come a quella di Maria.
Quello di Dio non è un atto improvviso del suo cuore, ma qualcosa che ha preparato e desiderato dall’eternità. Dio ha preparato Maria (che abbiamo festeggiato Immacolata) ad avere una libertà pura senza condizionamenti o paure (peccato) perché il suo sì lo potesse accogliere nella nostra umanità. Anche il nostro sì è atteso!