L’irruzione del «totalmente altro» ci porta a vincere il male con il bene
«Che cosa fate di straordinario?». Il regno di Dio è l’irruzione, non dovuta, non prevista, non logica del «Totalmente Altro», nella
«parzialmente nostra» vita e storia. Il Regno sa rendere straordinario il tessuto della trama umana, capace di suscitare bellezza e luce, anche dove sembra abitare solo la «banalità del male».
È l’ordinaria logica del «dare per avere», del «non fare niente per niente», del «a me che ne viene?», una logica violenta che a volte si traveste da generosa liberalità. A noi discepoli viene indicata la via straordinaria, del «non strettamente dovuto».
Così superando in amore, nonostante la nostra propensione egoistica, le logiche violente del male: «vincendo il male con il bene» (Romani 12,21). Il termine di paragone che Gesù indica non è tanto il comportamento di santi o di giusti ma il modo di agire del Padre celeste e la sua perfezione.
Perfezione che sta nel donare sole e pioggia senza tener conto della bontà o cattiveria degli uomini ma solo perché sono tutti suoi figli. Egli non premia, non castiga e non calcola un ritorno del bene profuso.
Don Fulvio Capitani Commento a cura di don Fulvio Capitani
Parroco di San Jacopo in Polverosa (Firenze)
Assistente della Sottozezione Unitalsi di Firenze Centro
Assistente Ecclesiatico Comunità Toscana Foulards Blancs
