CUORI IN TEMPESTA
«Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me». Si metteva proprio male e in quella sera i loro cuori erano in tempesta e nel subbuglio e Gesù in mezzo a loro apre il suo cuore e li vuole rassicurare.
Sa che non hanno coraggio e non ne avranno, ma ad essi non chiede coraggio ma fede: fidarsi di Dio e di Lui che si sta fidando di Dio fino a consegnarsi totalmente alle mani degli uomini e alla morte. Tale fiducia non è facile, si regge solo su una promessa umanamente fragile e senza prove: e se non fosse così e se ci fossimo sbagliati?
Ma è la promessa di Gesù che non mente, quello che dice è vero ed è la strada che passa attraverso ciò che più ci spaventa: la morte. Una strada, che se percorsa, trova Lui presente e che ci apre il varco verso la vita piena: che è comunione con Lui e con Il Padre.
Mi sovviene l’immagine del bimbo che sopra un albero al buio sente la voce del padre, che ama e di cui si fida: “buttati giù, che ti prendo tra le braccia!”.
Commento a cura di don Fulvio Capitani
Parroco di San Jacopo in Polverosa (Firenze)
Assistente della Sottozezione Unitalsi di Firenze Centro
Assistente Ecclesiatico Comunità Toscana Foulards Blancs