Commento a cura di don Fulvio Capitani
Parroco di San Jacopo in Polverosa (Firenze)
Assistente della Sottozezione Unitalsi di Firenze Centro
Assistente Ecclesiatico Comunità Toscana Foulards Blancs
Avvicinarsi al prossimo è un movimento che ci rende prossimi anche a Dio
«Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo…? Chi ha avuto compassione di lui. Gesù gli disse: Va’ e anche tu fa’ così». Misurare la distanza tra noi e Dio e tra noi e gli altri è una questione di prospettive. La legge dava, a chi interrogava Gesù, già la risposta.
È la via dell’amore fiducioso che diventa pratica di vita. Un amore che, come ti mette in relazione con Dio, così ti mette in relazione con gli altri. A volte però misuriamo tale relazione come se noi fossimo il centro, così che Dio e gli altri li percepiamo vicini o lontani da quanto essi sono o meno nel nostro raggio di azione.
Prossimo è chi ci sta vicino e condivide i nostri interessi. In realtà Gesù indica che prossimo e vicino è colui a cui noi ci avviciniamo lasciando la nostra zona sicura. A muoverci è la «compassione»: il fare nostra la situazione dell’altro con il suo dolore e la sua sofferenza. Il prossimo è chi avvicino entrandone in relazione.
L’avvicinarsi al prossimo è un movimento che ci rende prossimi anche a Dio.
Don Fulvio Capitani