1° Lettura
– Il fatto narrato dagli Atti
avviene una quindicina di anni dopo
che Gesù è salito al cielo.
(verso il 45 d. C.)
Siamo ad Antiochia (centro della Turchia)
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durante il primo viaggio apostolico di S.Paolo
accompagnato da Barnaba.
Paolo parlava sempre
ed era un piacere ascoltarlo,
mentre Barnaba non parlava mai.
– Al sabato, Paolo entra e predica nella sinagoga.
Viene ascoltato con attenzione e interesse
da tutti gli ebrei (della diaspora)
presenti in città.
Sono tutti tradizionalisti,
legati alla legge mosaica e alle tradizioni
come tutti gli ebrei rimasti in Patria.
Alcuni cose che dice Paolo
però non sono sulla linea della tradizione,
parla di un Gesù Cristo, Figlio di Dio,
condannato e morto in croce e poi risorto;
afferma che Gesù è il Messia Salvatore.
Paolo annuncia che la tradizione religiosa ebraica
con Gesù è superata
e ora il punto di riferimento
non è più Mosè o la legge,
ma Gesù Cristo e il suo messaggio di salvezza.
Questo novità annunciata da Paolo
il sabato successivo fa accorrere
non solo tutti gli ebrei tradizionalisti
curiosi di sentire cose mai sentite prima,
ma fa pure accorrere tanti pagani
attirati dalla predicazione coinvolgente di Paolo.
E molti pagani aderirono al nuovo messaggio,
credendo e facendosi battezzare nel nome di Gesù.
I tradizionalisti ebrei
non possono accettare
che qualcuno metta in dubbio
le loro tradizioni,
su cui avevano creduto e vissuto
per migliaia di anni
e fomentano una sommossa
al fine di far cacciare via Paolo e Barnaba.
I due discepoli di Gesù
invece di preoccuparsi e scappare avviliti,
se ne vanno pieni di gioia,
perché sentono che lo Spirito Santo è con loro
ed che anche a Antiochia
era partita una nuova comunità di fede
in Gesù.
VANGELO
– Di tanto in tanto si sente dire:
in Italia ci vorrebbe un uomo forte
che sia in grado di sistemare
una situazione disastrosa
sotto tanti punti di vista:
una Amministrazione elefantiaca e cartacea
che scoraggia anche un mulo,
una economia sempre in bilico
con un debito pubblico enorme,
che non sa come ridurre,
una politica parolaia, inconcludente,
che non affronta mai i veri problemi nazionali
e quando ne affronta qualcuno fa sempre dei pastrocchi,
uomini forti al comando,
comunque
sempre bisognosi di denaro e di potere,
una delinquenza che non dà tregua
e una Giustizia inefficace e tardiva,
una generale mancanza di lavoro;
e chi avrebbe possibilità di dare lavoro
non viene favorito per crearlo,
la situazione idrologica sempre a rischio alluvioni e smottamenti,
le Banche sono diventate
”Associazioni a delinquere”
legalizzate dai politici conniventi,
Ne abbiamo avuti “uomini forti”
nella storia della nostra Repubblica,
dal Re a Mussolini,
da Craxi ad Andreotti
da Berlusconi e Renzi…
con tutti i loro lacchè e cucuzzari
a stendere il tappeto rosso sotto le loro scarpe…
Di questi uomini forti
ne sto volentieri senza,
e sono disposto a pagare
per non trovarmeli in qualche posto di comando.
Questi non possono e forse non vogliono
fare il mio bene, il nostro bene…
sono protesi verso il potere,
vogliono comandare,
hanno bisogno di avere e possedere sempre di più,
sono di una ingordigia insaziabile
e non possono fare il mio bene.
– L’unico “Uomo forte”
a cui riconosco capacità e la buona volontà
di darci veramente una mano
e di tirarci fuori dai nostri guai
è una persona semplice e povera,
che non ha pretese né esigenze:
un po’ strano,
ma ha la soluzione giusta per i nostri guai.
Non è il tipo che si compra un aereo
per far bella figura,
gli basta un asinello;
non fa promesse a vanvera,
come fosse in grado di fare miracoli,
chiede piuttosto un impegno personale
Lui sì è in grado di fare miracoli!
Abbiamo avuto uomini
che per far vedere che erano forti,
hanno dichiarato guerra a popoli
che non ci avevano fatto nulla
e che volevano risolvere i loro problemi da soli…
mentre l’unica maniera per risolvere i conflitti
è il perdono
la carità solidale,
la collaborazione,
lo scambio di aiuti,
il dialogo…
Abbiamo avuto uomini forti
abbiamo fatto la calca sotto i loro palchi…
e ce ne siamo sempre pentiti…
ora si presenta Gesù,
come un Pastore
e lo guardiamo con diffidenza
come venisse a ingannarci,
a parlare a vanvera,
a dirci cose che non si possono attuare,
fuori dal mondo e dal buon senso…
e annulliamo di fatto le sue proposte di bene.
Se nel mondo ci fossero meno uomini forti
meno persone di potere…
meno arrivisti, egoisti, gente di potere
sfruttatori e arrivisti, guerrafondai,
politici di professione…
e
simbolicamente più pastori,
gente umile, povera, semplice…
probabilmente il mondo andrebbe meglio.
Per questo Gesù si è paragonato a un “pastore”.