1ยฐ Lettura
– Questa pagina fa riferimento
in maniera sintetica,
alla vita della comunitร cristiana
costituita dai primi ebrei
convertiti alla fede in Gesรน risorto.
Siamo tra gli anni 30 e 40 dopo Cristo
a Gerusalemme.
– Il quadro prospettato รจ molto positivo;
fin troppo
e farebbe pensare a una pagina teologica,
a una speranza,
a una prospettiva a cui miravano
i primi cristiani,
piรน che a una realtร veramente vissuta…
conoscendo lโegoismo e la cultura
nonchรฉ lo stato dโanimo degli ebrei:
affaristi, attaccabrighe, egoisti come tutti noi…
Le caratteristiche di una comunitร cristiana:
1ยฐ avere un cuor solo e unโanima sola
una vera famiglia che vive in dialogo,
solidarietร e dโamore.
2ยฐ โnessuno considerava sua proprietร โ
ciรฒ che gli apparteneva,
ma tutto era di tutti.
Un ideale
a cui hanno cercato di uniformarsi
tanti movimenti e gruppi,
Es. Nomadelfiaโฆ di don Zeno
e altri piรน recenti piรน integralistiโฆ
tuttavia con modesti risultati
e a volte con ripercussioni negative.
Es. Testimoni di Geova,
gruppi e movimenti ispirati
a spiritualitร orientali
e a santoni e guru americani.
N.B.
La proprietร privata
potremmo chiederci se sia un โdiritto naturaleโ
di cui sentiamo bisogno,
esigito dalla natura umana,
oppure
se non sia una sovrastruttura creata dallโegoismo
e da chi tiene unโarma in mano
e mette il filo spinato attorno alle proprie terre
escludendo tutti gli altri.
Personalmente credo sia un โdirittoโ
di ogni persona sentirsi proprietario
e sicuro in una casa sua,
con la propria famiglia,
in uno spazio in cui possa sentirsi sicuro
e possa assicurare vita e futuro sereno
alle persone care.
Credo che questo sia un โdiritto naturaleโ come:
amare,
lโistinto di sopravvivenza,
il diritto a mangiare,
la libertร di pensiero e di parola,
il diritto alla sicurezza,
alla salute, allโistruzione, ecc…
Tuttavia,
quando questo diritto naturale
esclude altre persone alla vita,
alla possibilitร di poter mangiare e di vivere
(es. perchรฉ violentemente si viene esclusi)
allora il diritto alla vita prevale
sul diritto alla proprietร privata;
e chi รจ in difficoltร puรฒ prendere ciรฒ che gli serve.
Es. il pensionato condannato per aver rubato un etto
di prosciutto in un supermarket… o una melanzana
Poteva prendersi questi alimenti e anche altri
in tutta coscienzaโฆ
senza venire sottoposto al giudizio di Tribunali
per 9 anni a Lecce.
Banditi sono tutti coloro che hanno impedito
ai poveri di sfamarsi
e bandito il giudice che lo ha condannato;
sicuramente lo stesso giudice ha assolto
e messo in libertร ladri e mafiosi…
Oggi i potenti sono protetti dalle Leggi
fatte da loro stessi;
e godono di immensi beni,
mentre milioni di esseri umani sono ridotti alla fame.
Questo squilibrio รจ contro natura
e non ci puรฒ essere nessun ricco
che possa sentirsi a posto davanti a Dio
e davanti agli uomini
nรฉ alla propria coscienza
fintanto che nel mondo
ci sarร qualcuno che patisce la fame.
3ยฐ La condivisione dei beni
e delle possibilitร economiche
nella prima comunitร cristiana
faceva sรฌ che tutti potessero avere il necessario;
non il superfluo,
ma il necessario per vivere
e non dovesse alcuno patire la fame.
Eโ la continuazione della โmoltiplicazione dei paniโ
(condivisione)
operata da Gesรน:
condividere ciรฒ che si ha,
permette a tutti di mangiare e vestire…
crescendo insieme con un minimo di benessere.
4ยฐ gli Apostoli davano testimonianza
della Risurrezione di Gesรน,
con la predicazione
perchรฉ erano testimoni oculari credibili.
Osservazione:
Sempre per via nel nostro egoismo innato:
questa vendita delle proprietร private
e la condivisione dei beni
operata dalle prime comunitร cristiane di Gerusalemme:
1ยฐ era conseguenza di una errata convinzione:
che il ritorno del Signore
sarebbe stata imminente
e quindi avevano pensato che non era necessario
lavorare o preoccuparsi di case e di campi…
tanto il tempo (della venuta del Signore)
pensavano fosse imminente (si era fatto breve…)
2ยฐ sappiamo che la comunitร cristiana di Gerusalemme passerร brutti momenti e anni
di povertร e privazioni
per effetto di questo calcolo e per le scelte sbagliate…
tanto che S.Paolo dovrร chiedere la caritร
e offerte
per la comunitร povera di Gerusalemme.
Quindi:
la condivisione dei beni,
il darsi una mano,
il mettere a disposizione qualcosa per chi รจ in difficoltร
รจ evangelico….
andare oltre nella generositร ,
diventare โpoveroโ per poi pesare sugli altri,
potrebbe sconfinare nella leggerezza,
nella necessitร che poi altri debbano provvedere
a te e alla tua famiglia.
VANGELO
Una sottolineatura oggi della pagina del Vangelo
รจ lโattenzione alla โdomenicaโ
come giorno del Risorto,
in cui possiamo fare esperienza del Risorto.
Come?
Per le nostre famiglie
festa significa:
-sbrigare le faccende e i lavori
rimasti fermi per tutta la settimana,
– sistemare scartoffie burocratiche,
riassettare la casa,
fare i compiti,
frequentare i super-market e i centri commerciali,
o viaggiare per chilometri
su strade intasateโฆ
La maggioranza della gente
sta vivendo in una specie di societร iper-attiva
non-stop
365 giorni allโanno,
a servizio del sistema economico.
– La modernitร e un certo benessere
ci hanno offerto la possibilitร
del tempo libero,
la possibilitร di โstaccare la spinaโ dal lavoro.
Ci ha fatto tuttavia perdere la domenica
come dimensione della festa,
del riposo,
dello stare insieme,
del giocare,
di perdere tempo,
bisogna sempre produrre…
facciamo difficoltร a giocare
con la nostra famiglia
e con la nostra gente.
Es. facciamo una fatica boia
a organizzare un pomeriggio alla domenica
per stare insieme in comunitร ,
in Centro Giovani,
per una tombolata,
per chiacchierare,
per perdere tempo….
Alla domenica non si riesce a organizzare
quasi nulla insieme.
Conclusione:
1ยฐ
Mettiamo in atto un boicottaggio
dello shopping domenicale,
abituandoci a fare la spesa durante la settimana,
non di domenica.
2ยฐ
Cominciamo a guardare la domenica,
che รจ il giorno caratteristico del cristiano,
come il giorno per ricuperare energie,
per la ri-creazione,
per giocare con le persone care,
con quanti ci sono vicini,
con i nuovi venuti nel quartiere,
invitandoli con un contatto personale.
Il segno oggi:
stare in piedi
significa: essere vivi,
stare bene,
dinamicitร ,
una vita che non รจ statica nรฉ monotona;
stare in piedi in chiesa = il cammino della vita
nella Liturgia si sta piรน in piedi che seduti
e mai in ginocchio