1° Lettura
– Dio si rivolge a Ezechiele,
un profeta che esercita il suo ministero
a nome di Dio tra il 590 e il 570 a.C.
in piena deportazione a Babilonia.
– Che cosa deve fare Ezechiele?
Qual è il compito e la missione
che Ezechiele riceve da Dio ?
Essere sentinella,
suonare la tromba,
farsi udire in mezzo al suo popolo;
e se non compie ciò di cui Dio lo ha incaricato
in modo che tutti possano mettersi in salvo…
se non lo farà,
sarà responsabile di chi va fuori strada
o della rovina del popolo intero.
– In questi 30 anni di vita
sociale, politica e religiosa
in Italia
abbiamo vissuto e partecipato
a scelte governative sbagliate,
a capi del Governo e Ministri
che hanno fatto un massacro del bene comune,
esautorando la Magistratura
e beffandosi della Giustizia nonché della morale,
Es. Governi Berlusconi
con 39 leggi ad personam
e Renzi
con l’inconsistenza di proposte politiche serie
con leggi che favorivano solo alcuni poteri
Es. salvando le Banche
e lasciando in rovina i risparmiatori…
ascoltando e facendo gli interessi
di Enti statali, Rai, grandi giornali,
mafiosi, massoni, banchieri, ecc…
distruggendo la credibilità del nostro Paese…
e noi Chiesa,
comunità cristiane,
preti, Vescovi,
Associazioni cattoliche,
giornali di ispirazione cristiana
non abbiamo aperto bocca per 30 anni…
ora ci lamentiamo che siamo messi male
in Italia,
che ci sono sacche consistenti di poveri,
che le caritas non riescono
neppure a preparare un piatto caldo ai migranti…
che siamo il fanalino di coda dell’Europa,
che il nostro debito pubblico ci sta strozzando,
che i nostri politici sono parolai imbelli e incapaci…
ma nessuno di noi Chiesa
ha mai aperto bocca
(tranne il Papa Francesco)
per denunciare le malefatte quotidiane
dei nostri Amministratori
che ci hanno portato alla bancarotta….
Es. Fanno una legge
e un quarto d’ora dopo la devono cambiare
perché è poco chiara e contradittoria,
Es. sulla legittima difesa,
sulla obbligatorietà e il numero dei vaccini,
sulla riforma della Costituzione,
sulla legge elettorale,
ne hanno 22 in cantiere
e non riescono a vararne una decente…
Di questa situazione disastrosa italiana,
di cui i nostri politici neppure se ne accorgono,
i responsabili sappiamo chi sono,
ma noi cristiani cattolici
siamo altrettanto responsabili
perché non li abbiamo mai criticati,
non li abbiamo fermati,
abbiamo lasciato che
facessero scelte gravi sbagliate
anzi
li abbiamo approvati
(avevano il consenso delle Gerarchie ecclesiastiche
nel fare quelle che hanno fatto in questi 30 anni)
e stiamo ancora battendo loro le mani.
Vergogna!
VANGELO
– La pagina del Vangelo dice tre cose:
1° come aiutare un fratello che sta sbagliando
a rivedere il proprio atteggiamento;
con una serie crescente di attenzioni e interventi:
prima: parlare tu per tu,
poi: facendosi accompagnare
da qualche amico,
infine: se ne discute in comunità
e la comunità deciderà sul da farsi.
2° “Tutto quello che legherete sulla terra
sarà legato anche in cielo”
Come se Gesù dicesse:
“Quanto una Comunità cristiana
decide,
obbliga,
permette,
approva,
è come se Io stesso parlassi e decidessi
in seno a quella comunità.”
Non è possibile che una Comunità cristiana
che cerca nel dialogo e nella preghiera
le scelte da fare,
poi possa sbagliare in queste scelte…
perché è come se fosse Gesù stesso a sbagliare.
Una persona sola
se decide può sbagliare (fosse pure il Papa),
più persone… è difficile
(a meno che non decidano con la sola testa del capo)
Obiezione:
ma la Chiesa in tante occasioni e in tanti momenti ha fatto scelte che poi si sono rivelate errate disastrose:
- le crociate,
l’inquisizione,
la condanna di eretici,
il maschilismo proprio della Chiesa,
la chiusura culturale della Chiesa,
comportarsi come soggetto di potere,
infallibilità del papa,
gli anticoncezionali,
l’elezione di tanti vescovi o di certi Papi,
certo: sono state scelte e azioni gravemente errate
con conseguenze terribili,
e spesso scelte decise da una persona sola,
non da una comunità cristiana che decideva
dopo aver dialogato e pregato.
3° “Se due di voi sono riuniti nel mio nome,
Io sono in mezzo a loro…
e se chiederanno qualcosa,
il Padre mio la concederà”
Queste parole vogliono sottolineare
l’importanza di “stare insieme”,
pregare insieme,
ritrovarsi per un dialogo,
cercare insieme la risposta ai problemi quotidiani,
l’essenzialità di vivere in accordo tra tutti…
Era la maniera di vivere e manifestare
la propria fede nel Risorto.
N.B.
Non voleva essere l’assicurazione che
ogni nostra preghiera sarà esaudita
e che Dio farà quanto gli chiediamo noi;
tuttavia, la preghiera fatta in comunità
per il bene della comunità umana,
coincide con la volontà di Dio
e certamente sarà ascoltata…
Commento a cura di don Franco Scarmoncin – Diocesi di Padova