1° Lettura
– Ci porta verso il II sec. a.C.
La Palestina è stata assegnata
a un generale di Alessandro Magno
che l’aveva conquistata anni prima.
I successori di Alessandro,
si dividono il grande impero
e Antioco Epifane diventa re e governatore
del popolo di Israele.
E’ un pagano
e con le buone e le cattive cerca di imporre
le leggi macedoni e greche a questo popolo
che da sempre credeva in un unico Dio
spirituale.
– Antioco convinto di riuscire a far cambiare
al popolo le proprie usanze e tradizioni religiose
manda in tutto il territorio soldati e araldi
per convincere la gente a cambiare religione,
promettendo doni e riconoscimenti.
– Molti, piuttosto della morte,
tradiscono la fede dei padri
e bruciano vittime e incenso
davanti alle divinità pagane…
Ma non tutti si sottomettono:
ci sarà, per esempio,
il vecchio Eleazaro
che preferisce morire
piuttosto che dare cattivo esempio
alle nuove generazioni;
ci sarà una famiglia di 5 figli (i Maccabei)
che con il padre si ribelleranno e
diventeranno capi e punti di riferimento
per tutti gli ebrei che non accettano
queste imposizioni…
Questo gruppo di ribelli alla fine
riusciranno anche a scacciare
i Macedoni dalla Palestina.
– Oggi ci viene presentato
il caso di una famiglia:
una madre con 7 figli
ai quali viene chiesto con lusinghe
e poi con minacce di bruciare l’incenso
davanti agli dei pagani,
oppure, mangiare carne di maiale
davanti a tutti.
– A queste proposte
tutti i figli dal più grande al più giovane,
incoraggiati dalla madre,
preferiscono i tormenti della tortura,
ma non abiurano alla loro fede.
“Siamo pronti a morire piuttosto che
tradire le patrie leggi”. Dicono.
– Il coraggio di questi giovani è tale
che lascia stupiti perfino i carnefici.
“Tu re scellerato, ci elimini dalla vita presente,
ma il re del mondo, dopo che saremo morti
per le sue leggi,
ci risusciterà a vita nuova ed eterna”.
Conclusione:
al di là del coraggio di questi giovani
e di tanti altri che in quell’occasione
hanno preferito ribellarsi e la morte
piuttosto che sottomettersi a una religione
in cui non credevano;
è da sottolineare
la fede in una vita futura, dopo la morte…
concetto e fede non comuni in quel tempo.
Solo Gesù due secoli dopo
parlerà di una vita eterna,
come continuazione della presente,
accanto a Dio Padre.
Collegamento con la pagina del Vangelo:
sia nella 1° Lettura che nel Vangelo
si parla di vita futura, dopo la morte
e Gesù esprimerà concetti del tutto originali
a proposito:
per esempio
– è sempre la medesima vita a continuare
in forma diversa,
– Dio è Dio dei vivi,
non esiste il Regno dei morti.
VANGELO
– Importante in questa pagina è tenere presente
chi sono coloro che interpellano Gesù;
sono “i Sadducei”
da non confondere con i Farisei.
I Sadducei sono imprenditori e commercianti,
quindi ricchi;
non si facevano scrupoli morali o religiosi
a collaborare con i Romani
pur di ottenere i loro scopi;
erano conservatori
e materialisti…
quindi non credevano nell’al di là,
nella vita futura,
e probabilmente neppure in Dio.
N.B.
La classe sacerdotale ebraica era composta fondamentalmente di sadducei.
– Loro si rivolgono a Gesù
perché va dicendo che la vita continua
anche dopo la morte…
Allora loro si fanno avanti con una obiezione
che sembra inattaccabile:
non è possibile che ci sia una vita
dopo la morte
perché potrebbe capitare che una donna
sposi un uomo e poi questo muoia;
il “cognato” è tenuto a sposare
la vedova del fratello morto.
(per la legge del “levirato”).
Se anche questo fratello muore,
come tutti i sette fratelli…
Cosa succederà nell’al di là?
Questa donna a chi andrà in moglie?
Quindi è evidente che la tua affermazione,
Gesù,
non sta in piedi:
non ci può essere vita dopo la morte.
– Erano convinti di aver incastrato Gesù,
come in altre occasioni.
– Gesù ha tutt’altro concetto di quello dei sadducei:
1° i Sadducei partono dal presupposto
che la vita futura
sia la continuazione della presente:
stesso corpo,
stessa vita,
stesse persone care,
stessi sentimenti…
Non è così !
Non avrebbe senso farci morire
per poi continuare come prima…
2° Come sarà la vita futura?
L’uomo non può immaginare
come sarà la vita con Dio.
Gesù non vuole fare il misterioso,
ma se anche ce lo spiegasse,
non saremmo in grado di capirlo,
perché sono concetti e realtà “totalmente altri”
al di fuori di ogni comprensione
e fantasia umana…
3° Dopo che siamo morti
e crediamo che tuto sia finito…
In realtà proprio allora
arriverà la vera vita.
La persona morta agli occhi degli uomini,
in realtà non è morta,
ma continua a vivere in Dio.
Il mondo di Dio (Paradiso)
è un mondo di vivi, di luce e di festa.
Allora
saremo talmente presi e affascinati da Dio
che perderemo ogni altro interesse.
E quando penseremmo di aver perso tutto…
Proprio allora si realizzerà ogni sogno e feiità.