don Franco Scarmoncin โ€“ Commento al Vangelo di domenica 5 Febbraio 2023

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5a domenica del T.O.   A 

Prima Lettura  Is 58, 7-10
Dal libro del profeta Isaรฌa


Cosรฌ dice il Signore:
ยซNon consiste forse [il digiuno che voglio]
nel dividere il pane con lโ€™affamato,
nellโ€™introdurre in casa i miseri, senza tetto,
nel vestire uno che vedi nudo,
senza trascurare i tuoi parenti?
Allora la tua luce sorgerร  come lโ€™aurora,
la tua ferita si rimarginerร  presto.
Davanti a te camminerร  la tua giustizia,
la gloria del Signore ti seguirร .
Allora invocherai e il Signore ti risponderร ,
implorerai aiuto ed egli dirร : โ€œEccomi!โ€.
Se toglierai di mezzo a te lโ€™oppressione,
il puntare il dito e il parlare empio,
se aprirai il tuo cuore allโ€™affamato,
se sazierai lโ€™afflitto di cuore,
allora brillerร  fra le tenebre la tua luce,
la tua tenebra sarร  come il meriggioยป.

   
Vangelo  Mt 5, 13-1

 In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli: 
ยซVoi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderร  salato? A nullโ€™altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.
Voi siete la luce del mondo; non puรฒ restare nascosta una cittร  che sta sopra un monte, nรฉ si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e cosรฌ fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Cosรฌ risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perchรฉ vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che รจ nei cieliยป.

      1ยฐ Lettura

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โ€“ Non so se alla domenica,

quando viene letta la 1ยฐ Lettura

facciamo attenzione

allโ€™insistenza dei profeti, quindi di Dio,

verso i poveri;

vengono richiamati i ricchi,

i re, la classe sacerdotale,

i latifondisti,

i dignitari di corte (oggi diremmo i politici)

a fare attenzione ai poveri,

a soccorrere i poveri,

al dovere che hanno di condividere con i poveri

i loro beni.

โ€“ โ€œSpezza il tuo pane con lโ€™affamato,

introduci in casa i miseri senza tetto,

vesti chi รจ nudoโ€ฆโ€

Allora invocherai il Signore

ed egli ti risponderร โ€ฆโ€

โ€“ La lettura di oggi

si pone verso il V se. a.C.

poco dopo il ritorno dallโ€™esilio babilonese;

in patria hanno trovato distruzione, caos,

violenze, ingiustizieโ€ฆ

ma chi soffre maggiormente

e sta per soccombere sono i poveriโ€ฆ

โ€ฆ sembra di essere ai nostri giorniโ€ฆ

Come si risolve questa situazione di miseria?

I sacerdoti in accordo con il re

pensano di indire un digiunoโ€ฆ

Ma non cambia nulla comunque,

tutto continua come prima.

โ€“ Di chi รจ la colpa

di questo mancato cambiamento?

Isaia interviene affermando

che non รจ il digiuno a cambiare automaticamente

una situazione di ingiustizia e di povertร  generale.

Il โ€œvero digiunoโ€

non รจ non mangiare, o mangiare poco,

o cospargersi la testa di cenere

e mangiare cibi poveriโ€ฆ

ma farla finita con un certo tipo di vita.

ingiustizie, defraudare i deboli e indifesi,

condividere il pane con lโ€™affamato,

non distogliere gli occhi da chi chiede aiutoโ€ฆ

โ€“ Due sono le linee guida

per un cambiamento sociale  โ€“ dice Isaia:

1ยฐ condividere con i bisognosi,

2ยฐ comportarsi onestamente

       perchรฉ ci sia una societร  piรน vivibile.

Conclusione.

       Tutti i profeti insistono su questo punto,

sullโ€™attenzione e sul dovere

della caritร  verso i poveri

piรน che sul dovere del culto verso Dio.

Anzi sembra che il culto a Dio

sia in funzione del dovere che abbiamo

di aiutare chi รจ nel bisogno,

essendo figli dello stesso Padre.

       VANGELO

โ€“ Gesรน parlando ai suoi discepoli

usa due immagini stupende e significative:

โ€œVoi siete luceโ€

โ€œVoi siete saleโ€

โ€“ Voi siete luce del mondoโ€ฆ

la luce  ha una molteplicitร  di funzioni:

       la luce รจ vita, (es. venire alla luce=nascere),

       vedere la luce = capire, comprendere, sapere

       la luce e il calore della luce guarisce e  

              rimargina le ferite,

       la luce fa vedere gli oggetti,

       la luce ci fa vedere la strada da percorrere,

       fa vedere i colori (altrimenti vedremmo tutto grigio)

       la luce รจ caloreโ€ฆ

              non solo colore, ma anche calore;

       la Luce รจ immagine di Dioโ€ฆ

              Gesรน รจ la luce veraโ€ฆ

Fuori dalla metafora:

       la comunitร  cristiana, la Chiesa di Gesรน

       รจ vita e dร  la vita ai suoi figli nel Battesimo,

       fa vedere la veritร  che รจ Cristo

       la comunitร  รจ calore di persone che si amano e           si aiutano

       la comunitร  ti aiuta e ti educa a crescere

              nella veritร , nel bene,

       la comunitร  รจ famiglia nel servizio,

       la comunitร  cristiana รจ custode dei                             Sacramenti,

       la comunitร  Chiesa ci fa conoscere

              e incontrare Cristo

โ€“ Voi siete sale della terraโ€ฆ

       il sale dร  sapore,

       il sale conserva i cibi,

       il sale รจ solidarietร  e dialogo:

                  es. mangiare il sale insieme era segno di                           un accordo preso tra due contraenti.

Fuori di metafora:

       la comunitร  con la Parola di Dio

              dร  sapore alla vita,

              aiuta a comprendere il senso della vita,               del dolore,

              dร   senso a quanto viviamo;

       la comunitร  conserva la veritร  di Dio,

       conserva e porta i Sacramenti,

       conserva e porta  il bene,

       impedisce che il male, la corruzione, eccโ€ฆ

              abbiano il sopravvento;

       nella comunitร  si puรฒ trovare un dialogo di

              pace e di perdono.

Conclusione:

       Sia la luce che il sale

hanno una caratteristica comune strana:

non si devono notare.

Sia la luce che il sale non possono essere concentrati

in un unico posto,

devono amalgamarsi con lโ€™ambiente,

con la pasta (nel caso del sale),

se sono concentrati:

si rischia di avere una luce laser pericolosa

o un blocco di sale che ti rovina il palato

e la pasta insipida.

Sia il sale che la luce

devono essere presenti nella

 societร ,

affinchรจ portino i benefici sperati,

ma senza farsi notare.

       Es. la luce diffusa

       รจ quella che gradiamo di piรนโ€ฆ

Fonte