don Franco Scarmoncin – Commento al Vangelo di domenica 5 Dicembre 2021

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      1° Lettura

 

– Ai tempi di Baruc (V sec. a.C.)

la donna che rimaneva vedova

indossava gli abiti del lutto

si copriva il capo con un velo,

non prendeva cibo i giorni del lutto,

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sedeva per terra, non usava profumi, ecc…

 

La lettura di oggi

paragona la città di Gerusalemme a una vedova

a cui è stato sottratto il marito e i figli:

indossa le vesti del lutto,

siede sconsolata e piange.

 

Il riferimento è a uno degli avvenimenti più drammatici.

la guerra, la sconfitta,

la deportazione,

l’esilio di tanti figli di Gerusalemme

per tanti anni…

 

Ora arriva un annuncio:

“E’ finito il tuo lutto!

Deponi l’abito del pianto

e indossa una veste splendente”

 

Dio manifesterà la sua Gloria

(l’Amore che salva).

 

Per la sua trasformazione

Gerusalemme riceverà nuovi nomi:

che indicano il suo nuovo destino:

“Pace della giustizia”

“Gloria della pietà”…

cioè:

Gerusalemme sarà il luogo dove

regnerà la vera pace,

frutto della giustizia

“giustizia”

è la realizzazione del progetto di Dio.

 

Gli esuli ebrei

partiti nel pianto

troveranno una strada appianata,

colli abbassati,

valli colmate…

 

La Lettura è un invito alla gioia

e alla speranza.

In parte la profezia si è avverata

per quanto riguarda il ritorno in patria

del popolo ebreo,

sia allora nel 530 a.C. sia nel 1948;

non si è ancora verificata la pace totale,

la giustizia…

almeno che non le vediamo realizzate

in Gesù e nel messaggio di Gesù

che la comunità cristiana sta portando avanti.

 

Il collegamento con la pagina del Vangelo:

quanto affermava il Profeta Baruc

di un tempo di grazia, di gioia e di giustizia

si realizza con la venuta di Giovanni il Battista.

 

 

 

         VANGELO

 

– Il periodo storico in cui Giovanni

comincia a predicare si colloca

tra il 27 e il 28 d.C.

Giovanni ha sui 35 anni.

 

– Tutti i riferimenti storici, geografici

e il nome di personaggi famosi

hanno lo scopo di farci capire

che quanto sta scrivendo non è una favola,

non è frutto di fantasia…

E’ storia vissuta, concreta, riscontrabile.

 

Vengono nominati 7 personaggi,

per significare che tutta la storia del mondo

ebraico, pagano, greco e romano

è coinvolto negli avvenimenti

che sta per raccontare.

 

Giovanni inizia la sua attività nel deserto

e la conclude in prigione;

non era un’autorità riconosciuta

né dalla gerarchia religiosa ebraica,

né civile,

per cui doveva predicare fuori,

in luoghi deserti…

non gli avrebbero permesso

di fare il maestro in qualche sinagoga

e tanto meno nel Tempio.

 

Il battesimo di Giovanni

era un segno per quanti,

dopo aver ascoltato le parole forti di Giovanni,

volevano cambiare sistema di vita:

dalla violenza, dalla vendetta,

dall’arraffare a più non posso,

dal desiderio di accumulare,

dall’orgoglio di primeggiare…

a

una vita di perdono e di grazia,

di semplicità e di essenzialità,

di spiritualità….

alla scoperta dell’Alleanza

 

– Giovanni usa le medesime parole dei Profeti

per indicare il cambiamento di vita:

“Preparate la strada al Signore,

raddrizzate i suoi sentieri…”

“Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio”

La salvezza di Dio

è Gesù.

 

N.B.

         1° Giovanni si presenta (nelle vesti)

e predica come un Profeta;

non sa di esserlo;

lui risponde a una chiamata di Dio.

Gesù dirà che è “più che Profeta”

 

         2° Giovanni non farà alcun miracolo;

la sua forza è data dalla sua vita povera

e dalla sua predicazione,

dalla morte eroica per essersi opposto al comportamento immorale di Erode.

Mentre Gesù è stato condannato dall’autorità religiosa e civile

come un impostore.

 

         3°  Il Battista

è il personaggio, con Maria Vergine,

ci accompagnano verso il Natale.

 

         4° Gli storici

(es. Giuseppe Flavio verso il 70 d.C.)

nei loro Annali e nelle “Antichità giudaiche”

hanno alcune pagine dedicate a Giovanni,

mentre di Gesù,

appena un paio di righe;

segno che la collettività ebraica

aveva per anni ritenuto

che Giovanni fosse il Messia;

e la fama di Giovanni

aveva raggiunto Roma,

mentre Gesù (nonostante i miracoli)

è stato un perfetto sconosciuto.

Fonte